o 59 Ingrossalo da vari influenti, e parzialmente divertito per alcune diramazioni, il corso di questo fiume subì, in varie epoche, notevoli cangiamenti. Le deviazioni cui soggiacque, sono in parte da attribuirsi a naturali catastrofi, in parte all’ artifizio degli uomini. Già fino alla metà del secolo XVII la Piave, dopo aver costeggiato il bosco del Montello, giunta a San Donà, rivolgevasi al sud, e, proseguendo verso Jesolo, sboccava là vicino nel mare Adriatico, per quella foce che conserva ancora un tal nome. Ma la ragguardevole quantità delle scaricate sabbie, che indi scendevano dilungandosi a pregiudizio dei sottostanti porti e della laguna, indusse il veneziano governo, verso il 1655, a intraprendere il disalveamento di questo fiume verso il nord, conducendolo a metter foce pel porto di Santa Margherita, non lungi da Caorle. Vero è, che duravasi troppo grande fatica a contener tanta massa d’ acque sopra un lungo letto orizzontale, posto così presso alla spiaggia; e gli spessi squarciamenti con cui la ridondante piena procuravasi nuovi varchi, esigettero per molli anni dispendiosi ripari. Fu dopo il 1745, che, avvenuta una gran rotta al silo della Landrona, suggerì il celebre Montanari di lasciarla aperta, e far sì che per essa l’intero fiume si scaricasse pel vicino porlo di Cortellazzo. Tale proposizione fu mandata ad effetto, ed è questa infatti la via che tiene oggigiorno la Piave per gettarsi nell’ Adriatico. Sile. Nasce nel distretto di Castelfranco, in provincia di Treviso ; la quale città attraversa, ivi appunto ricevendo l’influente Bot-teniga. Fino alla metà circa del secolo XVII, questo fiume, giunto al sito delle Porte grandi, ripiegava al sud e sboccava in laguna, donde usciva in mare pel porto dei Tre Porti. Ma dopo quel tempo, fermo il governo nell’ adottala massima di scacciare i fiumi dall’ estuario, s’ avvisò d’ approfittare dell’ antico letto della Piave, rimasto vuoto per lo disalveamento di quest’ ultimo fiume, e farvi scorrere il Sile, acciocché si scaricasse in mare più sopra e fuor della vasca della laguna. A condurlo in quell’alveo fu però mestieri aprire un canale, ed è quello intrapreso nel 1677, che oggidì chiamasi il Nuovo Taglio.