estremità nord del litorale di Pelestrina, e si avanzerà nella direzione di levante mezza quarta incirca a scirocco per la lunghezza di 600 metri. La forte corrente, che si determinerà fra le due dighe, toglierà di mezzo ogni rimasuglio di scanno, e genererà prestamente un canale d’ ingresso largo, retto e profondo. Come però siffatta controdiga deve interamente oslruire e intercludere F antica foce, così non potevasi pensare ad intraprenderla prima che fosse assicurato il passaggio per la foce nuova, con vantaggi per lo meno eguali a quelli che offerivaT altra. Ora che questo passaggio è ollenulo non solo, ma ben anco preferito generalmente, non si frapporrà indugio alla costruzione della diga di Sud ; e si confida di vederne incominciato il lavoro verso il principio del 1848. Affine poi di ajutare e sollecitare il lavoro delle correnti, si ricorrerà all’ azione di possenti macchine effossorie. La munificenza sovrana ha già concesso 1’ acquisto d’un cavafango, o curaporto a vapore della forza di 40 cavalli. Il ricorso a tali mezzi sarebbe stato vano e perduto prima della costruzione della diga ; mentre la non impedita discesa delle sabbie superiori, ripristinando gl’ ingombri dove fossero stale praticate le escavazioni, avrebbe distrutto ben presto il passaggero vantaggio procurato con grave dispendio. Ma ora che dalla costrutta diga è ovviato a un tale inconveniente, quel sussidio diventa assai proficuo e degno di particolare riguardo. Finalmente, all’ oggetto di regolare il primo grosso tronco del gran canale, per cui dalla bocca del porto di3Ialamocco viensi a Venezia, tronco detto canale della Rocchetta, è rivolta la diga interna, detta pure della Rocchetta. Una piccola parte di siffatta diga venne già lavorata sotto il governo italiano. Ora è interamente chiusa con la gettata di macigni ; e da un punto della sponda, verso la laguna, dell’ isola di Malamocco ( punto che corrisponde incirca all’ angolo sagliente più occidentale del forte Alberoni ) si spinge verso il sud, e si dispone in forma di semi-circonferenza, fino a raggiungere il capo interno della gran diga di Nord ; conterminando regolarmente la paleazza formatasi a lebecchio del suddetto forte. È anche di già costrutta una parte dell’ opera sopra