NAVI VELIERE. Legni da guerra e da trasporto. Diverse dalie navi onerarie del IX secolo, così nominate forse per distinguerle dalle navi belliche,, le quali, ad esempio de’dromoni, viaggiavano e con vele e con remi, mentre il nome slesso di veliere sembra appunto escludere l’uso de’ remi. Se non che nel gergo de’ marinari dicesi veliero a quel naviglio che ben obbedisce all’ impression delte vele, e con esse viaggia speditamente. Alcune navi veliere ebbero parte nella spedizione contro Emmanuele imperatore Tanno 1170 o 1171. Manca ogni memoria per cui si possa alcun che asserire intorno alle forme ed agli usi di siffatta sorta di legni. SCHIFI. Piccola imbarcazione. Questo nome schifo non è punto dimenticato fra noi : la distanza de1 tempi, e più la maniera con che se ne parla da’ nostri cronisti, ci fa ragionevolmente credere, che gli schifi di questo XIII secolo fosssero alquanto diversi da quelli del XVII, ed affatto differenti dagli altri che ora fra noi si costumano. L’antico schifo era una imbarcazione da mare per servigio de1 legni che diremmo d’ alto bordo. RATTELLI. Altra imbarcazione lunga piedi 3o, il cui nome sembra derivare dal latino bastum, 0 dal franco bath, come suppone il Muratori ; i battelli si trovano nominati in una legge veneziana del 1279 riportata dallo Zanetti ; servivano essi pure a corredo de1 navigli. GONDOLA. Imbarcazione. Così nominata dal greco vocabolo Icondy, con poca persuasione del Muratori, che ne reputa ignota la etimologia. Nel secolo di cui scriviamo, era questa una specie di imbarcazione della lunghezza di piedi 24 e con dodici remi, ma per certo diversa dalle meno antiche gondole, e molto diversa dalle moderne, se unitamente agli schifi ed ai battelli, serviva a corredo de1 grossi navigli da mare, appunto come adesso 1 caicchi, le barcaccie, gli scalè, le jole, ecc. Troviamo nominata la gondola prima del 1280. Non dubitiamo, che le gondole di questo secolo fossero rostrate. Con lo scorrere de’ secoli, la gondola ebbe sensibili modificazioni ; anzi nel XVI, ridotta a costruzione più leggera e più vispa, pare la si abbia scelta ed a tutte preferita come barca nazionale cittadina. Portava ancora due rostri di ferro, l’uno alTestremità della poppa, T altro alla prua ; furono poi 1 e gondole coperte col così detto felze, e andavano vogate da due marinari, che pure dicevansi gondolieri o barcaroli. Circa ai moltiplici cambiamenti successivi pe’ quali, da questo XIII secolo al cadere della repubblica, vennero essenzialmente alterate la primitiva costruzione e la grandezza della gondola, la quale, come testé dicemmo, da barca rozza grossolana, si è cambiata nella più vispa e graziosa delle nostre cittadine imbarcazioni, a segno di divenire quasi insegna caratteristica della città, noi sapremmo dire in modo positivo e sicuro. Dal costume di portare un rostro o ferro alle due estremità, ad esempio degli antichi navigli de’ Greci e de’Romani, si potrebbe credere che le prime e più robuste barche di tal nome andassero armate di rostro, appunto per offendere i legni nemici. In alcuni dipinti,