488 senza prender marito, hanno la metà di quello che se si fossero strette in matrimonio, compiuta però la condizione dell’ aver durato il detto tempo nella pia casa. Ad ogni ricoverata che esce sono largite austriache lire 72:93 a titolo di sovvenzione. Nel 4843 ne esistevano, al principio deU’anno, 84; nel 4844, 93; nel -1845, 77; e ne entrarono e ne uscirono, per adequato, dodici all’ anno in questo triennio. La Cà di Dio è uno fra più antichi istituti di Venezia, rimontando al secolo decimoterzo, e non era che un albergo per ricoverare i pellegrini che andavano e venivano da terra santa. Appare dalle memorie che si conservano all’ archivio del pio luogo, che avesse la sua origine dal dono di un fondo che Maggio Trevisan e Nicolò Scirano largirono dopo la metà del secolo accennato, consacrandolo a quest’ uso. Più tardi altri benefattori lo donarono di un patrimonio destinato a provvedere i pellegrini del mantenimento, e 1’ ospizio fu posto sotto la direzione dei Trinitari. Narrasi che, dopo la metà del secolo susseguente, alcuni frati genovesi vi albergassero colla sinistra intenzione d’incendiare il vicino arsenale. Il consiglio dei X, condannati i colpevoli, tolse 1’ ospizio alla sua primitiva destinazione, per la quale s'era fatto anche inutile, essendo cessati i pellegrinaggi, e lo destinò a ricovero di venticinque povere donne. Ampliato nel 4556, fu rivolto a ricovero di quelle che, per sangue o per matrimonio, appartenessero a nobili o ad impiegati civili e militari ; al qual fine oggi pure è destinato, per quanto lo permettono le rendite fatte minori dalle vicende che subì posteriormente.' Le ricoverate godono la abitazione, 1’ assistenza medica e chirurgica, i medicamenti gratuiti, ed hanno una chiesa ed un cappellano per gli esercizii religiosi. Alcune fruiscono anche di un assegno giornaliero, che ascende a 58 centesimi. Oltre alle tre case di ricovero accennate, esistono, come fu detto, altri ospizi, che accolgono gratuitamente, per l’abitazione, gl’individui che hanno le condizioni volute dalle nonne che li regolano. La maggior parte di questi ospizi dipende dalla direzione della casa di ricovero propriamente detta, e ve ne sono alcuni altri che vengono retti dai privati. Siccome la loro enumerazione sarebbe troppo lunga e non importante, così basterà il dire che complessivamente ascendono a circa trenta per albergare più che quattrocento individui uomini e donne, i quali, oltre 1’ alloggio, per la maggior parte godono di una tenue mensilità che varia tra lire 4,70 e lire 8,57. Oltre a queste varie specie di soccorsi, che nelle diverse loro forme si largiscono a’ miseri di tutta la città, hannovi pure altri speciali sussidi, cioè i soccorsi a’ poveri delle comunità greca ed israelitica : le doti alle donzelle.