•<3»' 422 doli Cavanis, si occupano ad istruire cento e più donzelle che giornalmente frequentano quell’ istituto. Dal risultamelo delle indagini e ricerche instituile per raccogliere tutte le notizie qui sopra compendiate, puossi arguire, che non calcolali gli allievi di qualche altra pia e benefica fondazione, nè tampoco compresi quelli delle cinque scuole infantili di carità, non sia minore di otto mila il numero complessivo degl’ individui, che, dall’ età più tenera fino all’ adulta, si maschi che femmine, vengono istruiti ed educali annualmente nei sopraddetti istituti pubblici e privati. Non potrebbe formar parte di questo capitolo la I. R. Accademia delle belle arti, se non si volesse considerarla come un istituto insegnante anziché accademico, ossia quale unione o aggregazione di soci eh' esercitano con pregio eminente una o più delle arti del disegno, o che si distinguono nel favoreggiare la coltura e 1’ esercizio delle medesime. Scuole erano già le unioni di artisti e le compagnie di ‘pittori, che qui fiorirono avanti e dopo il risorgimento degli studi, e scuole furono dette anche in altre parti dal primeggiare di alcuni distinti caratteri esclusivamente propri del rispettivo metodo d’ insegnamento e di circostanze locali. Fu più sopra accennato che in taluno degl’ istituti scolastici era stato mollo addietro introdotto il magistero del disegno per quei giovani che intendessero di dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ma il senato veneto, fino dal principio del secolo passato, con dee. 14 dicembre 1724 si avvisò di provvedere con più larga veduta a sì fatti studi, creando una pubblica accademia di pittura e scultura, che poscia ampliò coi dee. 24 dicembre 1750 e 27 dicembre 1766, dandole il titolo di Accademia delle belle arti, cioè di pittura, scultura e architettura, a similitudine delle principali d’ Italia e di Europa, ed attribuendone la sorveglianza al magistrato dei riformatori dello studio di Padova, il quale, con separate terminazioni 26 gennajo e 5 febbrajo 1755, 20 dicembre 1770 e 20 novembre 1771, ha stabilito e poi pubblicato (1782 in 4.“ ) lo statuto e le prescrizioni d’ ordine per gli accademici, per gli studenti e per la