•d* 485 1 poveri soggetti a malattie lunghe e complicate, quelli che non possono essere curati a casa propria, hanno aperti gli ospedali. Essi in Venezia sono quattro, divisi in due locali, 1’ ospitale civile congiunto col manicomio femminile e la casa per le partorienti a SS. Giovanni e Paolo, e l’ospedale per i pazzi nell’ isola di San Servilio. Di questa specie di soccorsi si fa discorso ove parlasi dalla condizione igienica. La casa di lavoro, i vari soccorsi a domicilio, gli ospedali prestano un sussidio momentaneo proporzionato alla durata del bisogno. Per gl’ individui poi che non possono essere soccorsi precariamente, nè abilitarsi nell' avvenire al lavoro, sussiste la casa di ricovero che gli accoglie fino alla loro morte, prestando il più largo sussidio, perchè provvede a tutte le necessità della esistenza, e per sempre. La carestia del 1527 avendo fatto accorrere a Venezia molti miserabili, che presentavano per le vie un triste spettacolo, persuase ad alcune persone di erigere, presso la chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, in un sito detto il Bersaglio, uno spazioso coperto per allogarvi quegl’ infelici. Da ciò ebbe origine 1’ ospedale dei derelitti, nel luogo ove si trova ! attuai casa di ricovero. A poco a poco crebbe questa istituzione, accogliendo orfani ed orfane, malati e vecchi, e perciò era uno stabilimento che prestava vari soccorsi, ma principalmente doveva dirsi ospedale pegl’infermi. Nel 1797 accoglieva 75 orfane e 24 orfani, 18 vecchi, circa 300 febbricitanti. Dopo varie vicende subite fino al 1812, fu 1’ antico locale dei derelitti destinato a casa di ricovero per rendere effettivo e giusto il bando della questua al 2 gennaio promulgato. Nel 1813, per le tifiche malattie e per il blocco, fu la nuova casa di ricovero occupata dall’ amministrazione militare; ma nel 1814 venne ridonata perchè accogliesse i poveri impotenti. Questa è la storia dell’ uso a cui fu consacrato 1’ attuai locale, poiché quanto a’ suoi abitatori, Io stabilimento, sebbene abbia cominciato nel 1812, ripeterebbe la sua origine prima dall’ ospedale dei mendicanti, perchè nel 1807 fu prescritto, che nel locale della presente casa di ricovero si riunissero i vecchi dell’ ospedale dei mendicanti, e gli incurabili militari dell’ ospedale di San Servilio. Nell’ esordio della sua esistenza, la casa di ricovero, non potendosi mantenere colle proprie rendite, dovette ricorrere al sussidio della comune fino al 1837, nel quale anno fu sollevata la città dal debito di sottostare a questo peso. Infatti, aggiungendo agli antichi patrimoni, che si poterono conservare, le eredità Casser e Soldini, con alcuni altri lasciti, l’asse patrimoniale della pia casa si fa ascendere ad oltre sei milioni di lire austriache. Per essere ammessi alla casa di ricovero, destinata a poveri d’ ambo i sessi ed ai inalati non curabili, è necessario che s’ abbia avuto la nascita