C"> o£>- altre discipline e formalità. Il regolamento è indi compiuto con determinare le pene e la procedura. Fra gli altri provvedimenti parziali relativi alla laguna, citeremo solo il recente Regolamento emanato nel 1846, inteso a fissar norme sull’ ancoraggio, ormeggio e stazioni, così de’bastimenti, come delle barche minori negli adatti canali della città. Prima di por termine a questo soggetto, non possiamo dispensarci dall’ aggiungere una succinta menzione del famoso Magistrato alle acque, al quale appunto era affidalo il governo delle lagune. Sino da’ primi tempi della repubblica, il buon sistema delle pubbliche acque impegnava l’autorità de’ dogi ; modificata la quale nel XII secolo, fu tale argomento trattato dal così detto magistrato proprio, e dalla magistratura del piovego, istituila dappoi. Nel secolo XIV, tuttociò che si riferiva alla laguna, ai lidi, ai porti ed ai fiumi veniva definito dal consiglio de’X, e talvolta dal senato, previa però la tecnica discussione affidata ad alcuni collegi provvisionali, che chiamavansi savi sopra la laguna, o provveditori alle acque. In seguito, per i cresciuti disordini, crebbe a modo l’importanza del soggetto, che si trovò necessario d’ instituiré, nell’anno 1501, quel-1’ apposito magistrato alle acque, il quale rimase in vigore fino alla caduta della repubblica. Componevasi esso di tre senatori, col titolo di savi, i quali venivano eletti dal senato, di tre altri patrizi, detti esecutori, eletti dal maggior consiglio ; d’ un secretario, un fiscale, un notajo e un suo coadjutore, un pubblico matematico, tre periti, tre vice-periti, tre ajutanti, ed altri impiegati di condizione inferiore. E poi notevole la disposizione di massima, per la quale non potevano essere nominati savi alle acque que’ senatori, che avessero personale interesse nella laguna, cioè possedessero valli, vigne, orti, ovvero altro suolo confinante con la laguna. Quattro anni dopo la creazione del magistrato alle acque venne inoltre formato il collegio solenne alle acque, composto per allora di 15 individui, ai quali veniva affidala la sopraintendenza alle acque della laguna e de’fiumi, unitamente all’ apposito magistrato. Il numero di que’ membri fu successivamente portato fino a 40, coll’ intervento sempre de’ savi