288 della repubblica, avranno negletto, come ad altri storici accadde, le artistiche memorie. Non è meraviglia adunque se le arti ebbero a prosperare in Venezia, e se principalmente quelle che di belle prendono il nome, per le vittorie del Dandolo, e per le spoglie nimiche qui recale, poterono, prima degli altri popoli italiani, sfoggiare molla magnificenza. e preparare la via al loro risorgimento. La repubblica di Venezia, dice il Cicognara, dava uno spettacolo a tutto il mondo, non più vedutosi, di una floridissima capitale sorta fra il salso limo, ed eretta per forza straordinaria d’ingegno e di artifizioso magistero. — E sebbene il Bettinelli, nel suo Risorgimento d’Italia dopo il mille, dica che i Veneti, da lungo tempo intenti al traffico e all’ ingrandimento, si erano condotti tra le discordie e le fierezze d Italia, come se a quella non appartenessero, e che più a’ libri di conti, a carte marine, a nautici affari badavano, che non ad allro; sicché sino allora, cioè verso il mille, poco le arti e le scienze curavano, fuor quello che ad ornar la città ne ritrassero; ciò non pertanto da sé stesso si contraddice lì appresso, cioè quando giunge col suo discorso al mille dugento, e a parlar enlra dei viaggi e del-l’astronomia coltivala dai nostri, giudicando aver essi, principalmente per opera del celebre Marco Polo, più nobilmente ed utilmente giovato con le loro osservazioni ne paesi lontani, alle arti e a lutle le scienze, mentre da ciò ogni studio in Venezia pervenne, ricordando, prima del 1500, astronomi e poeti, per conchiudere, che gran vantaggio sul resto d’Italia ebbe la nostra città per gli studi, le arti, il commercio, perchè sola fa esente dalle fazioni delle altre città. Dunque se i Veneti furono primi fra i popoli italiani, intorno il mille, a coltivare le arti, se arricchendo per og:ii maniera il commercio floridissimo, e vivendo in seno alla pace, lontani dalle continue guerre che desolavano il resto della già squallida Italia; se appunto per tali ricchezze, per la pietà innata e pel bisogno di decorare una città eli' essi medesimi si aveano costrutto, dovettero innalzare moli superbe, emule a quelle di Roma, converrà conchiudere, che Venezia fu anco la prima, nelle sue fabbriche e