«C$o- 158 squisitissime, reca meraviglia non servano a cibo. Sono queste la Teredo navalis, L. ed una Septaria accennata dal Renier e figurata e descritta dal Clticreghin come Teredo utriculus, Gm., il cui animale differisce da quello della teredine per aver 1’ orlo estremo circolare del maggiore de’ suoi sifoni tutto cibato all’ intorno. La Serpola polythalamia de’ due accennati autori devesi considerare congenere, se non è la specie stessa vivente libera. I Foladari ci presentano il fosforescente Dattilo (Ph. dactyllus, L. ), il quale benché perforatore ancor esso delle pietre e de’ legnami, pur vorrebbesi abbondante quanto è squisito. Della famiglia de’ Solexacei offrono gradito cibo volgare preferito in inverno, allesse, arroste od in zuppa, le cape longhe o cape da deo, delle quali la così detta nostrana pescasi con una specie di spiedo nel seno della laguna ove dimora approfondata per tre o quattro piedi. Si riconosce al foro del fango fino all’ apertura del quale nella tranquillità dell’ acqua s’ innalza. L’ altra specie chiamata marina ( Solen siliqua, L. ) pescasi nel modo stesso ne’ fondi arenosi del porto e della marina. Stimasi poi questa assai meno e dicesi taba-china se, forse a causa del fondo in cui vive, della stagione o di morboso stato, presenta certo sapore piccante e piuttosto disgustoso che s’ approssima a quello del tabacco. Il caparozzolo dal scorzo sotil, Scrobicularia piperata (Solen callosus, Olivi), col quale preparami nella mite stagione zuppe assai saporite, è il solo rappresentante nostrale della famiglia de’ Matracei. Vive questo ne’ bassi fondi della laguna più molli e limacciosi sostenuti da argilla, scavandosi un palmo addentro dei cunicoli tortuosi ed estesi, dai quali protende attraverso il fango i suoi due tubi o sifoni per mezzo piede di lunghezza, e tocca 1’ acqua e procacciasi cibo rimanendo col corpo nel fondo del suo nascondiglio. Due sole Litofagee perforano i sassi della laguna, ma sono poco abbondanti, giacché preferiscono il litorale più battuto dall’ onda. Sono esse la Petricola litophaga e la Venerapis irus, che non distinguonsi con nome speciale e non servono ad alcun uso. Presterebbe tra Ninfacei cibo non inferiore al caparozzolo sotil, la Psammobia vespertina, var. 6. Lamk, ma se