221 «3>- MONTAN, Finco montan. Fringilla montifringilla, Linn. Si veggono questi uccelli fra noi in marzo ed aprile, e poi di nuovo in ottobre e novembre, e si fermano quasi tutto l’inverno. Nel 1841 vi fu grandissimo passaggio in ottobre, e se ne videro degli stormi di più di trecento ed anche di un migliajo. 11 loro cammino si dirige da levante a ponente. La loro carne è poco stimata, perchè molto amara. MORETA, MORETINA. Accentor modularis, Cuvier. Uccelletti che compariscono in marzo e aprile, e poi in settembre ed ottobre. Amano le folte siepi. Si trattengono a nidificare fra noi. 11 loro canto di amore è vivace e piacevole. 11 loro passaggio però non è tanto copioso. In settembre e ottobre sono grassissimi e di eccellente sapore. MUNEGIIETA. Chciradrius cantianus, Lath. Si mostrano le muneghete in aprile, ed in agosto e settembre. Nidificano sulle nostre barene sabbiose. Amano i lembi deir acqua, corrono prestissimo, e prima di prender il volo sollevano e drizzano ritte perpendicolarmente le ali. Se ne veggono compagnie di dieci a dodici, e di ottanta a cento. 11 loro volo è rapido, ma di breve durata. Nel tempo degli amori, hanno anche esse il loro linguaggio speciale. In luglio e agosto se ne prendono di novelle. La loro carne è poco stimata, avendo un sapore piuttosto amaro. MUNEGHETA BIANCA, Biseghin del sabion. Calidris arenaria, llliger. Si cacciano questi uccelli in ottobre, novembre e dicembre, ma sono piuttosto rari. Alle volte si trovano soli, altre in piccoli gruppi da dieci a dodici, cd alle volte anche di cinquanta e più. Frequentano le rive sabbiose. 11 loro sibilo imita quello del biseghin, ma è più rauco e più corto. Ancor non se ne videro fra noi in abito di nozze. Sono buoni a mangiarsi. MUNEGIIETA GROSSA. V. Ciurlon. MUNEGIIETA PICOLA, Cicrlio, Tramontamela bastarda. Charadrius minor, Meyer. Questi uccelli si fanno vedere in marzo, in maggio ed anche in agosto. Da ciò si può dedurre che alcuni nidifichino nei nostri dintorni. Amano di preferenza le sponde dei fiumi, le nuove risaie e le rive sabbiose della Piave. Corrono prestissimo, e volano come a slanci. Vanno a piccole torme, ma per lo più a due a due. Sono piuttosto rari fra noi. Il loro fischio è più acuto e sottile di quello della mu-negheta. Sono buoni a mangiarsi, ma migliori quelli uccisi nelle acque dolci. MUSTACIIIN. V. Soneto. 0 OCA. NEGRA FORESTA, OCA SALVADEGA NEGRA. Anstr bernicla, Temm. Compariscono quesli uccelli assai di rado in primavera col passaggio delle allre oche selvatiche. Nel 1821 ne vennero uccisi due individui, e qualche altro nei susseguenti anni, ma per caso assai raro. OCA SALVADEGA A PANZA NEGRA. Anser albifrons, Temm. Di questi uccelli, per quanto ci è noto, vennero uccisi in varii anni tre individui soltanto, e fra questi uno nel mese di marzo del 1841. Era esso frammisto alle oche selvatiche. Da ciò si può conoscere la rarità di questa specie fra noi, essendo propria del nord.