o 420 calligrafia, il disegno, la musica ed ogni genere di lavori femminili. Nel secondo si osservano le norme stabilite per le tre classi elementari. L’istituto di Santa Dorotea, approvato dalla sovrana risoluzione 25 gennajo 1840, ha undici suore maestre, che insegnano i lavori femminili e le materie delle tre classi elementari a 32 allieve interne paganti una tenuissima dozzina, e a 46 fanciulle che dal di fuori intervengono giornalmente ad una separata istruzione. Le suore poi, assistite da parrochi e da 400 pie donne protettrici della pia opera, esercitano altresì il caritatevole ufficio d’invigilare alla condotta delle fanciulle vicine alle rispettive loro abitazioni. Sono poi istituti affatto privati, perchè dipendenti e sussistenti per le circostanze degli attuali instilutori, quelli a) della sig.a Ber-loja a Santa Maria del Giglio, che tiene un convitto per quindici giovanetle, alle quali s’insegnano gli oggetti prescritti per le tre prime classi elementari, e inoltre la lingua francese, il disegno, la musica, la danza, ammettendo altre giovani esterne, il cui numero non è mai minore di venti ; b) di mad. Gastaud a San Rocco, che è più propriamente una casa di educazione, e che conta più di trenta allieve tutte dimoranti nella casa medesima, ed istruite collo stesso metodo della precedente ; c) del fu ab. Pietro Ciliotta a San Samuele, il quale, parecchi anni addietro, assistito in gran parte da largizioni di benefattori, ha fondato un istituto di educazione per fanciulle povere, delle quali vengono ivi mantenute permanentemente 18, concorrendone poi giornalmente circa 100 esterne alla istruzione elementare ed ai lavori (essendo mancato recentemente a’ vivi il benemerito fondatore, la cura e direzione è stata assunta dall’ attivo e diligente sacerdote Bellemo ); d) del p. Sanzonio al-1’ Angelo Raffaello, subentrato al collegio della sig.a Insom, dove contansi 10 maestre e 35 alunne tutte dimoranti con discretissima dozzina nella casa medesima, ed istruite negli oggetti delle tre classi elementari. Debbono egualmente riguardarsi tuttora per case private di caritatevole educazione femminile, quella dell’ab. nob. Daniele Canal