■<$* 289 «*> di notomia. A tale difetto cercasi ora di riparare nel grande civico spedale dai medici e chirurghi dello stabilimento, e da alcuni della città, infiammati, non meno degli estinti maestri, di caldo amore per questa scienza, e della brama che in ciò pure qui si cooperi a conservare il prisco onore d’Italia. Attiguo al nascente gabinetto è un armamentario chirurgico, lasciato in eredità all' ospedale dal veneziano chirurgo Zuliani. Pochi strumenti e male adatti alla presente condizione dell’ arte lo componevano ; venne però arricchito dei più importanti che vi mancavano, siccome a decoro dello stabilimento e comodità degli esercenti in quello, vuoisi ora raccogliere copia di buoni libri nella stanza medesima dell’armamentario. Povero è questo istituto, e nel provvedere a’suoi bisogni s’incontrarono difficoltà. Perchè ne’ passati tempi non esisteva a Venezia un grande ospedale, ma molti sparsi per la città destinati a particolari specie di malattie. Il maggiore de’ quali, detto degl’ Incurabili, sostenendo da lungo tempo spese che lo deviava dallo scopo di sua fondazione, fallì nel 1777, con perdita dell’ intera sostanza occupata da’ creditori. Sotto il nome di Ospedale Civile furono, nel 1808, raccolti i principali in un solo (1) nel locale degl’ Incurabili sulle Zattere, diretto e amministrato da una Congregazione di Carità. Angusto e disacconcio al-1’uso che gli veniva prefisso, questo stabilimento restò a servizio di militare caserma, e Y ospedale civile, trasportato ai Santi Giovanni e Paolo nel 1815, si compose dell’antico spedale de’Mendi-canti, del vicino monastero de’padri Domenicani, della casa pertinente alla confraternita di San Marco, detta Scuola grande di San Marco, e della cappella della B. V. della Pace. Tali quattro fabbriche, 1’ una dall’ altra differente, e devastate nelle vicende di tumultuosi tempi, per quanto siasi fallo ad assettarle, presentano ancora irregolare accoppiamenlo, non omogeneo, nè opportuno alle divisioni e suddivisioni richieste da un grande e generale ricovero di ammalati. La facciata che guarda il campo de’ Santi Giovanni (i) Per decreto vice-reale, 18 giugno 1807. VOL. II. 37