Oo o£> divisione che di tali scrittori fa il Botta; in patrioti cioè, inorali, e naturali o positivi; de’quali dice i Veneziani, se non fosse da eccettuare il Paruta, trovar luogo nella prima classe. ( Storia d’Italia continuata da quella del Guicciardini, Parigi, Baudry, 1852, prefazione.) Doversi degli storici di quest’ ordine più lodare alcuni paesi in particolare, che il genere umano in generale, e se piacciono alla propria nazione, poco venir accetti alle forestiere : più che servire alla verità servir eglino al pensiero di eccitare fra i loro concittadini l’amore della patria per animargli ad alti fatti in prò di lei, o che si tratti per la libertà, o per la potenza, o in somma per tutte quelle cose, che la possono far felice e libera dentro, potente e temuta od almeno rispettata fuori. Così esso Botta, di cui trascriviamo le formali parole. E continua riferendosi ai nostri più particolarmente : tutti gli altri storici Veneziani, eccettuato il Paruta, che piuttosto al terzo ordine che al primo appartiene ( de’ naturali o positivi), sono in ciò caldissimi che la Venezia loro sempre celebrino, e non che la prudenza sua, ma ancora la giustizia vantino ed esaltino. Per questa parte veramente non si possono scusare, e sebbene sia vero, che dalle potenze estere siano stati fatti più torti e più mali tratti a Venezia, che Venezia alle potenze, non ne seguila però, che i suoi storici con tanta fronte dovessero o tacere od anche negare la verità, quando il giusto e l’onesto per Venezia non militavano. E finalmente conchiude doversi in loro più cercare l'amore della patria e I’ entusiasmo che da esso negli animi generosi nasce, che utili ammaestramenti per governare in generale gli uomini, che pure sono tanto difficili ad essere governali. Assai gravi parole son queste di assai grave storico ; pure non ci rimarremo dal rispondere senza tema che 1’ amore della patria nostra ci faccia nemici al vero. E prima di tutto l’accomunare eli’ei fa gli storici della nostra nazione, e il Bembo singolarmente, con Tito Livio, non poco ci onora ; e di ciò non possiamo che rendergliene grazie. Similmente dell’affermare che mirassero a tener vivo l’amor della patria e ad animare i cittadini di lei ad alti e nobili fatti. Ma quanto al tacere e negare la verità, crediamo poter notare, che del tacere