<3» 450 «t> dcnte (eh’è sempre il podestà ) ; da un presidente all’ordine, da un presidente cassiere e da due presidenti alla musica. Lo sostengono cinquecentoquindici socii; e vi è debito di dare due accademie per ciascun mese. Il desiderio poi di rendere anche in Venezia più diffuso e insieme più vario 1’ acquisto delle odierne cognizioni, e di acconciarsi ( per quanto è dato ) ai bisogni di questo tempo, mosse il cullo nostro concittadino Giambattista Missiaglia alla instituzione di un Gabinetto di lettura; il clic fece nel 1850. Questo gabinetto venuto poscia in potere di una società, composta presentemente di centoquarantadue individui, e diretto da tre presidenti, un segretario e un cassiere, è provveduto di settanta giornali d’ ogni maniera e di alquanti libri moderni ad uso dei lettori. V’ intervengono socii, ed anche non socii, cosi cittadini, come forastieri, con questo però che le loro sedute vengono separatamente pagate. Non chiuderemo questi brevi cenni senza rammemorare eziandio la privala società di alcuni festivi e sollazzevoli ingegni, denominata Collegio Falloppiano; il quale, dallo scherzare avuta l’origine nell’ anno 1797, dura pure oggidì; e dove ogni socio dee chiamarsi col nome d'un fiore, o d’ un’ erba o d’una pianta, che a lui viene imposto nel dì della sua elezione. Certamente le accademie, delle quali abbiamo fin qui discorso, sono ben poca cosa in paragone dei tempi passali ; ne" quali più concorde volere e liberalità di proleggitori infiammavano gl’ ingegni ad ajutarsi a vicenda, e a stringere più saldamente fra loro i nodi di quella socialità, onde sono in ogni tempo maestre le umane lettere, quando non sieno invilite, nè abusate. BIBLIOTECHE. Pari a quella delle accademie non troviamo scarsità di biblioteche. Uomini studiosi e amatori di scelte collezioni non sono mai mancati a Venezia; nè poteva esser povera di libri rarissimi