I Nemagni-Paleologo-Ducas-Angelo-Comneno 251 greci, ed albanesi in Castoria, e si fece proclamare Imperatore dei Greci, dei Serbi, e dell’Albania (col nome di Simeone Paleologo) (i). Nel contempo suo cognato Niceforo Orsini, fratello di sua moglie Tommasa, riprese gli aviti Despotati di Epiro e Tessaglia, e cacciò via Simeone e Tommasa, che si rifugiarono a Castoria (2): ma nel 1358, per la morte di Niceforo, l’anzidetto Simeone ereditò l’Epiro e Tessaglia, fu riconosciuto in Arta e Giannina, e mise sede a Tricala in Tessaglia (3): ove permane il ricordo di Simeone per avere aiutato il monaco Nilo a fondare i celebri conventi delle Meteore (4). Però Simeone conservò le pretese all’impero, come si vede in due diplomi del 1359 e 1361, dove si intitolò « Simeone in Cristo Dio fedele Imperatore ed Autocrate dei Romani e dei Serbi, il Paleologo » (5): poi in un diploma del 1366 si intitola « Simeone Imperatore dei Romani, dei Serbi, e di tutta l’Albania, Uros il Paleologo» (6), ed in una iscrizione del 1366-67 è qualificato « Imperatore Kir Simeone il Paleologo, Autocrate dei Romani, dei Serbi, e della Romania, P Uros » (7). Anzi da queste ultime forme di titolatura si può arguire che Simeone era successo al giovane nipote sant’ Uros IV, e perciò usava il prenome dinastico di Uros: a lui quindi si devono riferire i documenti del 1368-1369, che parlano di uno Czar Uros, a torto confuso con Uros IV, che morì spodestato (1) Epirotica, cit.: p. 212 — Hopf, Griechenland cit.: vol. I p. 458 — Jirecek, Geschichte cit.: p. 414-415. Si noti che, anche se il nostro Simeone non fosse stato adottato da 1 Paleologo, poteva cognominarsi Paleologo quale nipote ed erede del Paleologo : perchè nell’impero romano-orientale era lecito ed abituale di assumere un altro cognome, se esisteva una parentela con la famiglia il cui cognome si assumeva (Du Cange, Historia cit.: p. 220); e tanto più questo poteva avvenire nel caso anzidetto, in quanto che questo ramo dei Paleologo si era estinto con la madre di Simeone (cfr. innanzi). (2) Epirotica cit.: p. 211-212 — Hopf, Griechenland cit. vol. I p. 458 — Jirecek, Geschichte cit.: p. 416. (3) Epirotica cit.: p. 213 sqq — Hopf, Griechenland cit.: vol. 1 p. 459 — Jirecek, Geschichte cit.: p. 416. (4) Per le relazioni dei Nemagni con i conventi delle Meteore : — Bees, Contributo alla storia dei conventi delle Meteore, in greco, nella Byzantis, Atene 1909: vol. I p. 191-331 — Bees, Collezione delle epigrafi dei monumenti delle Meteore, in greco, ivi; p. 557-626 — Bees, Documenti serbi e bizantini delle Meteore, in greco, ivi, Atene 1911: voi. 2 p. 1-100 — Bees, Sur les tables généalogiques des despotes et dynastes médiévaux d’Epire et de Th.es-salie, nella Zeitschrift für osteuropäische Geschichte, Berlino 1912: parte 111 p. 209-215 — Bees, Geschichtliche Forschungsresultate und Mönchs-und Volks-sagen über die Gründender Meteorenklöster, in Byzantinisch-neugriechische Jahrbücher, Berlino 1922 : parte III, p. 364-403 - ecc. (5) Bees, Documenti cit.: num. 19 p. 73-80 — Grandi, Risposta ecc. A una Lettera del Sig. Dottor Alessandro Pini, ecc. Sopra alcune richieste intorno S. Maura e la Pre-vesa, Venezia 1686: p. 123-135. (6) Bees, Documenti cit.: num. 20 p. 80-84. (7) Bees, Collezione cit.: num. 16 p. 569 sqq. — Si noti che questa Romania non può alludere alle terre dell’impero Romano Bizantino, già indicate nel titolo di Imperatore dei Romani, ma è l’antico dominio romano del Kopaonik 0 Stari-Vlah (Buonocore, INemagni cit.: p. 41).