Il Krumbacher, Geschichte der Byzant. Literatur *, p. 757, intitola « racconto umoristico del topo » (Maushumoreske) e adduce come uno dei non rari esempi presso i Bizantini di parodia della Santa Scrittura, un brevissimo opuscolo pubblicato dal Boissonade, Anecdota graeca I (Parigi 1829) pp. 429-436, dal codice Parigino greco 2652 del secolo XV, ff. 110-11$: ToG uopcoTotTou xupou 0so5i>ipoo toü HpoSpoftou	[Auó;. Inc. Ei ßouXeuöä, u? rcai^e?, Tpacpijv*t TinfAepov
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     L’opuscolo venne ristampato dal Sathas, Mi<xat(«m*YÌ BißXioOn'jtn VII (Venezia 1894) pp. pi<S'-pi£\ che lo considerava come la chiave del dramma satirico di Teodoro Prodromo, la Galeomyomachia: ’I^oO vi T-/j; raXsw[Auop.«^ia? »Xsl; toü Upo^pófAou, otti; TttOxvoj; è<t^oa£«<tsv ■/] ìvìvsoxts tò x.tojxix.cìv cip....
    L’ultima ristampa si trova in Horna C., Analekten zur byzantinischen Literatur, Wien 190$, pp. 14-16, col sussidio di un secondo codice, il Vaticano greco 711 della fine del secolo XIV (1) ff. 72-77, che offre semplicemente il titolo Tà jxuo; senza il nome dell’autore. 11 Horna, che conserva la denominazione « Maushumoreske », si occupa sopra tutto della paternità. Supposto che all’opuscolo che circolava anonimo, sia stato preposto dal capriccio di un copista per
l'horror vacui il noto nome di Teodoro Prodromo, egli combatte tale attribuzione e adduce ragioni in favore dell’ipotesi, già manifestata in Byzant. Zeitschrift 13 (1904) p. 324 nota i, che se ne debba ricercare l’autore in Costantino Manasse.
    In primo luogo obbietta che gli	¡auo; non possono avere per autore
il Prodromo, perchè questi non si è attenuto rigorosamente alla legge della clausola preferita dai retori della fine del secolo XII (cfr. Maas, Rhythmisches zu der Kunstprosa des Manasses, Byzant. Zeitschrift 11 [1902] p. $0$ s), laddove che l’autore dell’opuscolo rarissimamente la trasgredisce. L’opuscolo risalirebbe quindi all’età del Manasse.
    In secondo luogo spiega la somiglianza del tratto iniziale degli	[ìuo'ì
(Horna 0. c. p. 14 lin. 11-19) con un passo della Descriptio Telluris (Sternbach, Beiträge zur Kunstgeschichte in Jahreshefte des Oésterreichischen Archäologischen Instituts $ [1902], Beiblatt, col. 77, lin. 119-143) non come un plagio del Manasse
      (1) Il Vatic. gr. 7ii è stato scritto da 0só3a>po{ ó AùOupiavót (v. sottoscrizione a f. i35T), scriba ignoto a Vogel-Gardthausen.