40 Una Crisobolla di Michele IX paleologo per Teodoro I di Monferrato Violante di Monferrato, diventata, passando al rito ortodosso, la basilissa Irene (6), ebbe dapprima, data la sua tenera età — 11 anni al matrimonio ! — nessuna importanza; più tardi, acquistò e volle acquistare nella corte bizantina un grande rilievo (.7). In realtà essa era stata chiamata ad una parte secondaria, poiché, se Andronico II, di appena 26 anni, desiderava nuove nozze che lo consolassero della sua vedovanza, la successione imperiale era già irrevocabilmente fissata. Dal suo primo matrimonio con Anna, figlia di Stefano V d’Ungheria, Andronico aveva avuto due figli : Michele e Costantino (8). Allorché, nel 1281-1282 (P. 499) Anna era morta, il vecchio Michele VIII volle confortare della perdita subita il figlio Andronico, rassicurandolo sui sospetti destati dalle sue non dubbie simpatie verso l’altro figlio Costantino, che se era Allorché, verso il 1281-1282 Anna era morta, il vecchio Michele Vili volle confortare della perdita subita il figlio Andronico, rassicurandolo sui sospetti destati dalle sue non dubbie simpatie verso l’altro figlio Costantino, che se era cadetto, aveva però su Andronico il vantaggio di essere porfirogenito, cosa di non piccola importanza in quella corte paleologina, dove con cerimoniali e vecchie pratiche, si cercava da politici ed eruditi di eliminare la soluzione di continuità nella tradizione imperiale e raccordare la dinastia nuova alle gloriose dinastie dei secoli precedenti (9). Michele VII aveva quindi deciso che il piccolo Michele, nato nel 1279, venisse fin d’ora dichiarato erede dell’impero e sollevato alla porpora. Perciò l’arrivo di una sposa dall’Italia, nel 1284, importava solo per la vita privata di Andronico II, e per i destini dell’impero era completamente indifferente. consegna la stposa, portarono al Marchese Guglielmo 6000 lire genovesi « prò redditibus quos d. Imperator et pater suus receperant de regno Tessalonice (nel testo: Sancti Lovichi) pertinente dicto domino Marchioni >1. Riconoscevasi quindi la legittimità dei diritti dei Marchesi su Tessalonica, che provenivano in realtà dall’antica concessone fatta da Manuele II Comneno a Ranieri, come dote della sposa Maria Comnena. Vedi su di questa questione i miei Partiti politici e lotte dinastiche in Bisanzio, in Mem. R. Acc. Scienze, Torino, 1012. Fra Salimbene poi parla di impegni finanziari e militari presi da Andronico per appoggiare l’attività antiangioina in Lombardia (Mon. Ger. Hisr., Script., XXXII, ed. Holder-Egger, p. 542). (6) Circa l’uso dell’imposizione di nomi greci e della purificazione «quando Graecus uxorem latinam ducere voluerit... deo sanctificato... infuso». Vedi Anselmi Havelbugensis Opera, in Migne, P. L. CLXXXVIII, col. 1245. (7) Sul matrimonio lombardo-bizantino vedi Niceforo Gregora, ed. Bonn, I, p. 167 e Giorgio Pachimere, ed. Bonn, lì, p. 11. La data è stabilita dall’avere allora Andronico II 26 anni, mentre ne aveva 24 alla morte del padre, avvenuta l’u dicembre 1282. Andronico II era nato nel 1258 quindi, anteriormente all’ascensione al trono di Michele Vili. L’epitalamio pubblicato dallo Strzygowski in B. Z., X, 544, e da lui attribuito ad uno dei matrimoni di Andronico II, fu dal Papadimitriu (ibid., XI, 452) attribuito alle nozze di Alessio II (1180-85). (8) Andronico II aveva sposato Anna d’Ungheria appena giunto all'età virile, cioè verso il 1273. E l’incoronazione sua pare avvenuta l’8 novembre 1273 (Pachimere, I, p, 317; Gre-cora, I. p 109). Sulla cronologia del regno di Andronico è da vedere sempre il Muralt, Essai de chronographie byzantine, voi. II, tenendo presenti le osservazioni del Poussines all’edizione francese di Pachimere e ristampate in appendice all’edizione bonnense. (9) G. Pachimere, I, p. 499; II, p. 87.