246 I Nemagni-Palfologo Ducas-Angelo-Comneno la libertà di tutti i serbi, e divenne verso il iioo Gran Giupano di Rascia (Vecchia Serbia) e Reggente di Dalmazia (dal Matija alla Cettina) (i). Gli successe il figlio Costantino, detto Bela o Volcano (dal nome del padre Volcano) e detto Uros (come signore delle montagne del Kapónik), il quale fu riconosciuto Gran Giupano, Gran Knez, e Duca di Rascia o Serbia (2) : e furono suoi figliuoli Primislav detto Uros, che viene ricordato quale Gran Giupano e fu spodestato dai Bizantini nel 115 5 (3), Belos, che rinunziò e divenne Bano e Palatino di Ungheria nel 1156 (4), e Dessa, che era pure Duca della Dioclia o Zenta (Montenegro) e della Trebigne e Zakolmia (Erzegovina) verso il 1150 (5). Da Dessa nacque Stefano-Nemagna, che dapprima possedette il patrimonio ereditario del KapSnik, vi aggiunse per concessione bizantina la proprietà della Gliubocitza ed ebbe la dignità Cesarea (1155 c.) (6): poi divenne grangiupano di Serbia, e vi annesse i principati di Dalmazia, fondando il nuovo stato di Serbia e Marina (1186) (7): ed infine si fece monaco presso il figlio San Sabba e si ritirò nei conventi del Monte Athos (1195), ed alla sua morte fu venerato come Santo col nome monastico di San Simeone (1200) (8). Ma Stefano-Nemagna fondò pure la politica familiare di successione agli Imperatori Bizantini e di riunione dei popoli balcanici in un nuovo Impero di Oriente : perchè egli sposò Anna Romana, della stirpe di Romano Diogene, erede delle celebri dinastie Macedona, Argira, e Diogena (9); e fece sposare suo figlio Stefano-Ticomilo con Eudossia Comnena, figlia dell’imperatore Alessio 111 Angelo, poi erede presuntiva dei Ducas-Angelo-Comneno (10). E così sorse la dinastia denominata dei Nemagni di Serbia, in onore del predetto suo fondatore Stefano-Nemagna, ed i cui secondogeniti si dicevano Uros, (1) Buonocore, op. cit. p. 45 — Anna Comnena lo qualifica Reggente il Principato dei Dalmati (ivi). Ed il Prete Diocleate dice che i Dinasti di Rascia erano Giupani Maggiori o Bani (Duchi). (2) Buonocore, op. cit. p. 35-36 — Si noti che l’appellativo di Uros, qualifica particolare dei Nemagni, è una variante del vocabolo Urok, che contiene la radice rog, cioè luogo alpestre, e significa difensore del confine, 0 Signore del Kapónik (ivi p. 36). — Sposò Anna Paleoioga, figlia di Giorgio e di Irene Ducas. (3) Buonocore, op. cit. p. 36. (4) Ivi, p. 36. (5) Ivi, p. 37. — Sposò una Argirizza, dei Principi di Bari? (6) Ivi, p. 38 — Questa Gliubocitza era presso Leskovatz e fu unita al Kapónik. (7) Ivi, p. 38 — Gli Annaies Colonienses Maximi lo dicono Principe 0 Re, i suoi figliuoli Stefano e Sabba lo qualificano Signore ed Autocrate, ed il biografo Domeziano lo intitola Czar ed Autocrate (ivi n. 63). (8) Ivi, p. 38 — La sua festa si celebra nel 13 Febbraio (Martinov, Annus ecclesia-sticus graeco-slavicus, negli Ada Sanctorum Octobris, to. XI, Parigi-Roma 1870, p. 71 sq.). (9) Buonocore, op. cit. p. 38 — Anna era figliuola di Boris Arpad, bano di Bosnia ed erede di Ungheria, e di una Principessa Bizantina (della stirpe di Romano Diogene). (10) Ivi, p. 38 — Infatti Alessio III ebbe solo tre figlie di cui soltanto Eudossia lasciò figli maschi dal marito Nemagna, e perciò costoro avrebbero dovuto succedere agli Angelo-Comneno, secondo le norme ereditarie dell’impero di Oriente (ivi n. 68).