Una Crisobolla di Michele IX paleologo per Teodoro I di Monferrato 47 J£pU ■reepiiroOYjTW aÙTaSsXipo) ocutÌ); tu ói|/iriXoTaT(<> Mapicén7) MovT7)9ep«VT7) iroptpupoyEVvyjTcp Kojx,v»)v)[/.£TIpOV eóijsjìsi xal Oeoirpo'pXvjTOv ùw£ 9 su ttkìto'ì PocitiXeù; xal «ù-’Ptu|jla£ijjv ó IlaXaioXoyoi [TOxpaTiop Osservazione. La crisobolla si trova negli Archivi di Stato di Torino, Sezione prima, Monferrato, Carte di nuova addizione, mazzo primo. È originale, bella pergamena lunga 74 cm, larga 27 cm. Manca il sigillo imperiale, ma vi sono i buchi per cui passava la treccia da cui pendeva la bolla d’oro. Michele IX in cinabro scrive ogni volta che ricorda il suo diploma, 1’« ocù-rr}; » poi al fondo il mese, l’indizione e la firma, e vedi in Pachimere (I, 109) le discussioni fra Michele Vili ed Andronico II per la questione della firma dei do-documenti. In fondo alla pergamena all’altezza dei buchi della treccia l’imperatore Michele IX stesso scrisse di suo pugno, una dichiarazione di difficile lettura, ma che dovrebbe forse essere letta ad un dipresso cosi: f: Tou (XÙOevtoo ¡¿ou v IvtÒ? tt)ì KojVdTavTtvou'Tto'Xeoj;. [t<3v E ringrazio i professori Gaetano Desanctis e Silvio Giuseppe Mercati dei consigli circa la lettura della crisobolla.