I Nemagni-Paleologo-Ducas-Angelo-Comneno 261 Dunque da queste nozze nacque la Clapena che sposò il suddetto Basileo Giovanni (i), e che rimase padrona di Castoria, già dominio della famiglia di Giovanni, e la portò al secondo marito Marko Kraljevich, e poi anche al terzo marito Balscia 11 Balschich (2). Infatti si ricorda che una Elena Clapena sposò l’eroe serbo Marko Kraljevich (3); ma Io tradì e si ritirò a Castoria, che cedette per amore a Balscia li Balschich, il quale la sposò ma poi dovette allontanarla (4); e nelle antiche canzoni viene sovente chiamata Angelia (5), certo dal cognome del primo marito Giovanni, discendente dei tessali Angeli (6). Si trova in seguito che Elena Clapena, scioltasi dai matrimoni con Marko e con Balscia, tornò presso la madre Cesarissa, forse nella nativa Tessaglia, ed imitò il marito Giovanni, diventando monaca Eupraxia (7): il che risulta dalla scritta di una pianeta del convento di Putna, nella quale si parla della Kaisarissa di Serbia, come monaca Eufemia, e della sua figliuola Basileisa di Serbia, come monaca Eupraxia (8). Infatti, se si passano in rassegna le sovrane che potettero intitolarsi Basileie di Serbia, si devono escludere le mogli dei piimi tre Ba-silei, Dusciano, Uros IV, e Simeone, perchè nessuna delle stesse era figlia di una Cesarissa di Serbia (9): e quindi non resta che la moglie dell’ultimo Basileo Giovanni, vale a dire la predetta Elena Clapena, la quale era nata da una Cesarissa della stirpe dei sovrani di Serbia. Chè anzi, siccome gli orientali, nel passare a vita monastica, solevano prendere dei nomi comincianti con la stessa iniziale del nome di battesimo (10), si ( 1 ) Orbini, ot>. di. p. 270-271 — Verso il 1370? (2) Infatti Castoria era sede del Basileo Simeone negli anni 1356-1358 (Epirotìca cit: p. 212-213): poi vi andò il Basileo Giovanni, e vi si incontrò con Clapeno (Orbini, op. rìt. p. 271): e poi si trova in potere di Marko Kraljevich, cui si vuole tolta verso il 1372 dai Musacchi, che l’avrebbero poi ceduta ai Balscich nel 1378 (Hopf, Chroniques cit : p. 532). Ma queste date sono corrette da Jirecek, il quale mette la campagna contro Marco nel 1380 (Geschichte der Bulgaren, Praga 1876: p. 331-333): e quindi si può fissare verso il 1378 11 il passaggio di Castoria da Elena a Marco, per cui forse i castoriesi offrirono il castello ai Despoti di Giannina (Epirotica cit: p. 226, anno 1379, cioè 1378 di G. C.). (3) Jirecek, Geschichte cit: voi. 2 p. 104-109. Stojanovich, op. cit., voi 1 n. 189. (4) Jirecek, Geschichte cit.: voi. 2 p. 104-105. Orblni, op. cit.: p. 290 e 292-293. Gelcich, La Zedda e la Dinastia dei Balscidi, Spalato 1899: p, 84-86. (5) Jagich, Kraljevich Marko kurz skizzirt nach der serb. Volksdichtung, ln Archiv für slavische Philologie, Berlino 1881: p. 439-455. (6) Schlumberger, Numismatique de l’ Orient Latin, Parigi 1878 : p. 378. (7) Mi pare che allora un coniugato non poteva farsi monaco, se l’altro coniuge non si faceva monaco nello stesso tempo : e ciò spiegherebbe la monacazione di Elena, e la data della monacazione di Giovanni (verso il 1379). (8) Jorga, L’oncle d’Élienite* le-Grand, nel Bulletin de la section historique de 1‘Académie Roumaine, Bucarest 1920, p. 83 — Jirecek, Staat cit.: Ili, p. 35 n. 8. (9) Si ricordi in proposito che Elena di Bulgaria, moglie di Dusciano, finì monaca col nome di Elisabetta (Petit e Regel, op. e loc. cit.) ■. che Anna di Valacchia, moglie di Uros IV, era figlia di Clara, una cattolica non serba (Ljubich, op. cit., p. 141): e che Tommasa Orsini, moglie di Simeone, era figlia di Anna, dei despoti di Epiro (v. innanzi e nota 1 a p. 254). (10) Bees, Geschichtliche cit., p. 366 e n. 1.