254 I Nemagni-Paleologo-Ducas-Angelo-Comneno estinsero nel 1358 con un Niceforo II Despota di Epiro e Tessaglia (1): la cui sorella ed erede Tommasa Principessa di Tessaglia (2), era la moglie del despota Simeone Paleologo Nemagna, di famiglia già dominante in Epiro e Tessaglia. Infatti il ramo cadetto degli Angeli di Tessaglia, che era conosciuto con l’appellativo di Angeli di Patrasso, si estinse nel 1318 con il Sebastocratore Giovanni II che si intitolava ufficialmente « Duca di Atene e di Neopatrasso, della Grande Valacchia e di Castoria » (3): ma viveva ancora il cugino Andronico il Protovestiario, signore 0 governatore bizantino in Berat del 1318, con la figlia ed erede Anna detta Paleologina, che resse il despotato epirota dal 1335 al 1339 (4), e che fu salvata e sposata dal cugino Giovanni Angelo, governatore bizantino di Etolia ed Acarnania dal 1339 e di Tessaglia dal 1342 al 1348 (5): ed erano anche pretendenti i Nemagni di Serbia, forse perchè il re serbo Sant’Uros II aveva sposato una Angelo di Tessaglia, zia del sebastocratore Giovanni 11 (6). Dunque il famoso Stefano-Dusciano, nipote ed erede di Sant’Uros II, si impadronì dell’Epiro nel 1337 e poi anche della Tessaglia nel 1348 (7), ma come si è visto li concesse al fratello Simeone detto Paleologo (8): il quale raffermò il dominio sposando Tommasa Orsini, ed ai cui figliuoli Dinasti di Tessaglia si riferisce perciò l’epiteto di Epi-Cernei che significa Principi dei Neri (9). (1) Grimaldi, op, cit., p. 112-IJ9 e tav. Ili — Hopf, Chroniques cit: p. 529 — Questo Niceforo li e la sorella Tommasa erano figli di Anna Paleologo, reggente del Despotato Epirota 1335-1339, che è la stessa che poi sposò Giovanni Angelo, Governatore di Etolia ed Acarnania 1339, e di Tessaglia 1342-1-1348, e che poscia si rimaritò con Giovanni Asan Comneno dei Czar di Bulgaria, Despota e Signore di Berat, di Vallona e Canina 1350—|-i356: dal quale ultimo generò Alessandro Signore di Vallona, ecc. (1356-1371), e Comnena Signora di Vallona, ecc. (1385-1396), moglie di Baisela li Balscich di Zenta (Ruvarac, O knezu Lazaru, Novi Sad 1888, p. 118). (2) Hopf, Chroniques cit., p. 529 e 530. — Epirotica cit. p. 211 e 213. (3) Grimaldi, op. cit: p. 93-96 e tav. II. — Hopf, Chroniques cit., p. 529. (4) Abbiamo già parlato di Anna Paleologina, reggente del Despotato Epirota, e figliuola di Andronico Protovestiario (cfr. n. 1): ed aggiungiamo che Andronico Protovestiario era figliuolo di Michele dei Duchi di Neopatras e Tessaglia (Cantacuzeno, nel Corpus cit, Bonn 1828-31-32: lib. I cap. 43); vale a dire di Michele Angelo, zio paterno di Giovanni li Sebastocratore (Hopf, Chroniques cit, p. 529, lo confonde con lo zio Demetrio detto Michele). (5) Questo Giovanni Angelo, che risulta cugino dell’imperatore Cantacuzeno e nel contempo avuncolo del figlio del Cantacuzeno (Du Cange, Historia cit., p. 259-260), cioè parente per la madre Asan 0 per la nonna Tarc^gnota-Cantacuzena, era senza dubbio figlio di Andronico Tarcagnota, zio materno dell’imperatore Cantacuzeno, e di una Angela di Tessaglia, zia paterna di Giovanni 11 Sebastocratore (ivi, p. 211, 232 e 259). (6) Hopf, Chroniques cit., p. 529 e 530. (7) Grimaldi, op. cit. p. 133-136 — Epirotica cit., p. 209-210. (8) Hopf, Griechenland cit., voi. I, p. 446 — Jirecek, Geschichte cit., voi. I, p. 395 — Epirotica cit., p. 210-211. (9) Chalcocondylas, nel Corpus cit., Bonn 1843: p. 67 — L’Accademia di Prussia, nella versione latina del Calcondila aggiunta alla edizione di Bonn, traduce la parola Epikernai nella forma classica di Dinasti Cernei, ed è noto che la parola Cerneo in lingua slava significa Nero.