I Nemagni-Paleologo-Ducas-Angelo-Comne.no 267 compare eziandio un Teodoro Canora Signore di Belgrado (i): ma il dominio di Belgrado, che era stato di altri eredi di Balscia II (2), potè pervenire a Teodoro per una parentela col Balscia II, e la sua agnazione è provata dalla parola Canora, che deriva da Kan-Oros, ed equivale a Principe Uros, nel senso di Principe dell’Alta-Rascia, titolo usuale di Nemagni (3). * * * Teodoro Kan-oros perdè la sua Signoria nel giugno del 1417, quando i turchi occuparono Belgrado, e proseguirono espugnando Vallona (4) : ed allora il predetto Teodoro di nuovo si rifugiò in Montenegro, ove riprese il prenome Stefano già usato dai dinasti Nemagni (5), e si trova col nome di Stefano Balse nei documenti della Zenta dal 1417 (6). La personalità del summenzionato Stefano è stata un problema per gli storiografi del Montenegro, finché si è creduto che fosse il pugliese Stefano Maramonte, che prese parte alla storia di Albania e Montenegro, ed appare con questo cognome in documenti dal 1419 al 1443(7). Ma il documento ragusino del 1454-1460, che ricorda una ambasciata fatta verso il 1420 nella Zenta, e parla delle risposte allora ricevute da Balscia « e da Stefano Maramonte che allora era cum lui » (8), non può alludere con questa frase allo « Stefano Domino di Zenta » così nominato nella ambasciata del 1419 (9), ma piuttosto ad un consigliere di Balscia III Balscich: ed infatti anche nei documenti veneziani del 1419-1421 si deve distin — (1) Monumenta spectantia historiam slavorum meridionalium, voi. V, Zagabria 1875 > doc. 124. Il documento qui pubblicato dice Cannoni, ma l’indice poi corregge in Canora (ivi, voi. 24 p. 71). — Si noti che è Belgrado capitale della Musachia (in Albania). (2) Acta et diplomata cit., voi. 2 doc. 570. (3) Grimaldi, op. cit., p. 153. Si noti che questo Teodoro, quale figlio ed erede di Giovanni, cui già era successo nel governo di Tessaglia, aveva dritto al titolo paterno di Basileo, e quindi a lui si devono riferire le tre lettere di Demetrio Cidone, indirizzate ad uno studente figliuolo del Basileo Teodoro (Cammelli, op. cit. : p. 92-93) : perchè questo Basileo Teodoro è diverso certamente dal Teodoro di Morea, fratello dell’imperatore Manuele II Paleologo, che fu soltanto Despota di Morea, e che si trova detto Teodoro Despota, in altre lettere di Demetrio Cidone (ivi p. 93): ragion per cui trattasi di Teodoro di Tessaglia, figliuolo ed erede del Basileo Giovanni. (4) Jorga, Notes cit., p. 160. — La spodestata Regina Balscia, signora di Vallona, Canina, ecc., si rifugiò a Corfù (ivi): poi dimorò in Ragusa dalla fine di maggio 1421 (ivi p. 192): le si offrirono due barche nel 26 luglio perchè potesse partire da Ragusa (ivi p. 92), ma la repubblica nel 1 ag. 1421 sospese ogni offerta a Regina (ivi p. 193), e le diede denari nel 6 ag. 1421 per la sua partenza da Ragusa (ivi p. 193). (5) Cfr. innanzi, nota 6 a pag. 265. (6) Hopf, Griechenland cit. voi. 2 p. 100 sgg. — Hopf, Chroniques cit., p. 534. — Ma confonde Stefano con uno Stresio di casa Balscich, mentre il nome Stefano è differente da Stresio che corrisponde a Strasimiro. (7) Jorga, Notes et extraits cit. indice Maramonte (Etienne de; Etienne Balcha). (8) Ivi p. 502-503 e p. 503 n. 2 (dopo il 1453). (9) Ivi p. 169 (17 marzo 1419).