352 Notiziario da Costantinopoli Recfnti studi bizantini. — Al di fuori della benemerita rivista Echos d’Orient, di cui è cenno più innanzi, non esiste alcun’altra pubblicazione periodica in questo momento a Costantinopoli che s’interessi, anche parzialmente, di studi bizantini. In passato vi erano bensì: i° — L’ ExxX^aiaaTtxf, 5AX7)0Eta (Verità Ecclesiastica), organo settimanale del Patriarcato Ecumenico ; 2° — L* 'Avafévvrjais (Rinascita), pubblicazione mensile dello stesso Patriarcato ; 3° — 11 Néo? Hoi|J.Tjv (Nuovo Pastore), pubblicazione bimestrale, pure edita dal Patriarcato. Tutte queste pubblicazioni contenevano occasionalmente degli studi di carattere bizantino. Esse cessarono iperò di apparire sulla fine del 1923, poco dopo la partenza delle truppe alleate di occupazione da Costantinopoli. 4° — La rivista del Sillogos letterario greco. Questa ha pure cessato di essere pubblicata al principio della guerra generale. Anche il noto bizantinologo Manuel Gedeon non si trova più a Costantinopoli del gennaio 1922. Egli risiede attualmente ad Atene. Il Gedeon era stato fondatore e presidente della Msaatumx7) 'Eratpia (Società di studi medioevali), che però ha cessato di esistere verso il 1910. 11 Gedeon passò poi, fino all’epoca della sua partenza, alla direzione dell’organo patriarcale sopra ricordato « ’ExxXrjaiacmxy) ’A^r^sta ». 1 Padri Assunzionisti di Kadi Kioi continuano, nel raccoglimento cfel loro istituto sulla costa d’Asia, a portare interessanti' contributi agli studi bizantini. Una rassegna degli articoli più importanti apparsi negli ultimi anni su tale argomento nel loro organo trimestrale Echos d’Orient, è data in altra parte della rivista : come si potrà rilevare, tali articoli sono l’opera di alcuni Padri (Salaville, Janin, Emereau, ecc.), come pure di vari loro collaboratori. I predetti Padri curano anche la pubblicazione di una piccola rivista, pure trimestrale, L’Union des Eglises, che ha scopo divulgativo e contiene anch ’essa interessanti clementi di carattere storico ed artistico bizantino. Tra gli studiosi privati, va notato il Prof. Giovanni B. Papadopulos, già direttore del Collegio greco-francese di Pera ed ultimo presidente del Sillogos. 11 Papadcpulos ha dato alle stampe in questi ultimi anni i seguenti lavori : a) Le cisterne a cielo scoperto ed il fossato delle muraglie di Bisanzio (in francese, Costantinopoli, 1919). L’autore avanza la tesi che le tre grandi cisterne bizantine a cielo scoperto,, quella della porta di Adrianopoli, della moschea del Sultano Selim e di Hexi Marmara, facevano parte integrante del sistema di fortificazioni di Bisanzio e servivano a fornire l’acqua necessaria ad alimentare il fossato che circondava le mura della città dal lato di terra. b) Studio sulle Blacherne (in greco, Costantinopoli, 1920). Ricerche sulle chiese ed i palazzi imperiali di quel famoso e finora non ben conosciuto quartiere di Bisanzio. Di esse avevano trattato principalmente in passato Paspati, Mordtmann e Millingen. Il Papadopulos, ritenendo che questi eminenti studiosi siano incorsi in qualche confusione nell’identificazione dei vari monumenti del quartiere, ne ha ripreso lo studio. Egli ha tenuto per guidai il Libro delle Cerimonie dell’imperatore Costantino Porfirogeneto, ed in base ad esso ha determinato anzitutto quali erano le costruzioni del quartiere anteriori all’epoca dei Comeni (che, come è noto, hanno abbandonato il Sacro Palazzo e trasportato alle Blacherne la residenza della corte) e quali appartengono invece all’epoca di questi imperatori. Egli ha poi precisato l’ubicazione dei vari monumenti nelle diverse epoche. c) I cimiteri di Bisanzio (in francese, Costantinopoli, 1920). Il Papadopulos sostiene che tali cimiteri si trovavano \icino alla porta di Adrianopoli, ma però entro la cerchia delle mura. Le varie chiese bizantine esistenti in quella località sarebbero state dei mausolei di personaggi illustri. d) Nota sul palazzo imperiale detto Philopation, pubblicata nei Rendiconti dell'Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere di Parigi (Bollettino luglio-ottobre 1921). L’autore mira a precisare l’ubicazione di questo palazzo, situato fuori della attuale porta di Adrianopoli. e) Studio sull’Aocademia delle Scienze dellTmpero di Trebisonda (in greco, Costantinopoli, 1922). L’autore ha messo in luce la decadenza degli studi in Costantinopoli all’epoca dei Paleologi per quanto riguarda ìe scienze esatte, che erano invece particolarmente coltivate dalla Accademia di Trebisonda. f) Studio topografico sul quartiere denominato AeutEpov (in francese, Costantinopoli, 1922). L’autore sostiene, in base ad un passo del Libro delle Cerimonie di Costantino Porfirogeneto,