Uno dei problemi della storia dell’arte bizantina è il rischiarimento dei tratti artistici della stessa capitale, in cui a questo tempo noi troviamo sul posto soltanto dei poco importanti frammenti, relativi per maggior parte all’epoca dei Paleologi. In questo lavoro di ricostruzione si deve riservare una parte essenziale a quei monumenti, dispersi per le collezioni d’Europa, che hanno delle indicazioni sul posto e sul tempo della loro origine. In questo numero si trova il codice bizantino contenente gli Atti e le Epistole degli Apostoli e [’Apocalisse, che si conserva nella Biblioteca dell’università di Mosca sotto il numero 2280 (1). Questo monumento non è stato ancora studiato dagli storici dell’arte. Il manoscritto pergamenaceo contiene 398 fogli (num. 112x75) ed è avvolto in una legatura di seta, di epoca più tarda. Il testo è scritto colle lettere originali e manierate con una grande quantità d’oro. Le miniature si trovano al principio di ogni epistola e dell’Apocalisse. Sono composizioni su fondo d’oro e chiuse in cornici con fiori e petali azzurri, verdi e rossi — e figure che sono disposte come le lettere ini-zali sul margine. Fol. 1. Solito quadrato con fiori azzurri sul fondo rosso. A sinistra del testo è la lettera iniziale T : San Luca in piedi avvolto in una tunica grigia ed in un manto d’ocra : a destra del testo siede l’imperatore Michele Duca in abito azzurro con stivali rossi. Sulla testa è messo un diadema d’oro. I visi delle due figure non sono conservati. Fol. 100. Lo stesso carattere del titolo come il fol. 1. Lettera iniziale I: una figura di fronte all’Apostolo Giacomo in una tunica turchiniccia-lila ed un imation azzurro. L’omoforo è bianco colle croci grigio-azzurre. Fol. 110. Miniatura: Pietro è seduto in una sedia davanti un pulpito e scrive