GALATA E I GEOGRAFI TURCHI del Mercato del Pesce), Zendàn Qapusu (Porta della Prigione), Udun Qapusu (Porta della legna). Da Costantinopoli si passa a Galata ed agli altri luoghi con piccole navi dette perenna.. [f. 387']. La citta di Galata é circondata da mura; essa si stende da S a N; è lunga circa una parasanga è larga più di un miglio. Nel lato orientale delle mura di Galata è una grande alta fortezza (qel'ah), che la gente di Costantinopoli chiama Torre di Galata (qalatà qullesi). Questa fortezza é di forma circolare e il tetto della casa entro contenutavi è di piombo. E’ una fortezza ben munita. Dentro la città di Galata è una moschea antica, che prima della conquista [del 1453] era chiesa dei cristiani (1). Nella città di Galata sonvi bagni, mercati frequentati, un mercato delle stoffe (bezistan). La gente del mercato è per la maggior parte costituita da Cristiani Franchi e Greci (frenk we-rum). La città di Galata ha due sobborghi, l’uno verso S detto Topkhane, l’altro detto Qasim Pascià... ». Poco è dato ricavare da questa descrizione sommaria, se si esclude l’accenno alla “Antica moschea,, già Chiesa dei Cristiani da identificare colla ‘Arab Giam'i. Ma il geografo turco non raccoglie la voce della preesistenza della moschea sul posto della Chiesa di S. Paolo. Questa è una conferma che la leggenda non si era ancor formata verso il 1003 dell’Egira (— 1594-95) 0 non aveva ancora seguito. Più importante è quest’altra notizia, che segue alla descrizione di Topkhane, di Qasim Pascià e dell’Arsenale: « Dentro la città di Galata, nei pressi del Mercato dei vinai (sùq-i khammarln), v’è una meravigliosa Chiesa (2), nel cui interno ed esterno sono dipinte e scolpite figure stupende. « Le porte di Galata sono dieci, che ho cosi numerate : 1. Eskele Qapusu ; 2. Kurkgi Qapusu ; 3. ‘Azab Qapusu ; 4. Qasim Pascià Qapusu ; 5. Qulle Qapusu ; 6. Topkhane Qapusu ; 7. Dabbaghkhùne Qapusu; 8. Qurshunlu Makhzen Qapusu; 9. Qara-Kdi Qapusu-, 10. Baliq Qapusu. « La [porta detta hskele Qapusu si trova rimpetto alla Zendàn Qapusu di Stam-bol ». Oltre ai nomi delle dieci porte, da confrontarsi con quelli forniti da descrittori e dai geografi turchi qui avanti riferiti, è importantissimo l’accenno alla « chiesa meravigliosa» da identificarsi (3) con quella di S. Francesco, che nel 1697 fu trasformata in moschea. (1) Allude alla ‘Arab Giam'i, già Chiesa di S. Paolo. (2) Quella di S. Francesco, poi trasformata in moschea. (3) Di qnesto parere è anche il Signor E. DALLEGGIO di Costantinopoli; esatta è la collocazione nei pressi del Mercato dei vinai e corrispondente ad altre descrizioni è la notizia delle figure dipinte e scolpite. Confrontisi qui avanti a pag. 52.