Nuove minuzie * * * 2. -t— Demetrio Kallimachos nel suo 1 I<ìtui<ìxi')c; |ii[:S?.i,o0i|/.ri5 m)|ajùi)oa)(.iu pubblicato a varie riprese nell’ E>odi]aiaaTixog 3>apos di Alessandria, catalogò come di un anonimo il cod. 771, mutilo di principio e di fine, che contiene parte dei libri primo e quarto ed interi i libri secondo e terzo di un’opera circa la natura della luce apparsa nella Trasfigurazione di Nostro Signore sul Tabor (1). L’opera, benché inedita, non è sconosciuta: è quella sull’argomento predetto, in cinque libri, di Teofane metropolita di Nicea (1369C.), come appare dai principi e dalle chiuse riferite dal Kallimachos, ove si confrontino con quelli dei codici Vaticano gr. 2242, Atonita 6074 (Lampros, li, 397 s.), Barocciano 193 (Coxe, I, 328) e 2 di Sofronio Eustratiades (2) contenenti quell’opera. Quest’ultimo e il Patmiaco assegnati al secolo XV e il Vaticano, che è certamente della prima, metà dello stesso secolo, sarebbero i più antichi: il Barocciano è del secolo XVI e l’Atonita del XVIII. Anche l’anonima ’Ait68Ei|is 8ià eiupoAcov tivcov avayxaicov vo[Ai£o|xéva)v, oti e8uvuto 85 ai8iou YEyevfjaBai rà ovra, xaì dvatpojtfi xuvxr\q, ecc. e la susseguente lettera «de deitate », che comincia: Tot? :roò uixooi) uoi oratala 1. tfjs of); ffuvéoecos YQa[iM.cunv ecc. del codice Viennese teologico 265 (Lambecius -Rollar, V, 412) sono dello stesso Teofane, come appare dai codici Atonita 6074, Parigino 1249, Torinese 316 e, per la lettera, anche dal Barocciano 193. Poiché l’occasione è presente, osservo pure che il loyog Òoyfiutizó; dello stesso Teofane nel codice Marciano greco 506, dal principio: ToTg . . . xaì iiitEOu-Y«m£o(isvoig tris xat’ ei>cé|3eiav àÀr)08Ìas (Zanetti p. 271), dev’essere il libro IV di lui contro i Latini, il quale comincia precisamente cosi nel Vaticano gr. 2242 e nel Mosquense 246 (Vladimir): Tot; jtooeatrixóoi xaì ■ujteQaya)vi^o|xévo ig tfj? xut’ evaéPetav dir] 08 lag. « * % 3. — N. JORGA, Notes et extraits pour servir à l'histoire des Croisades au XVe siècle, IV (1915) 163, pubblica il seguente estratto di un registro dell’Archivio di Stato in Napoli. Naples, 23 septembre 1457. Pro Theodoro poeta, Greco. ...Etenim, cum Theodorum Grecum eum virum esse perspexerimus qui lati-nam atque romanam linguam perscipiat (sic), qui grecam, eius latine parentem, non scire modo sed -et condidisse videatur, quique et perspicaci ingenio omnes et (1) EjoAriciacrcuco? $0505, i£' (1913), 528-530. (2) SPYRIDON and SOPHRONIOS EUSTRATIADES, Catalogne of thè Greek Manuscripts in thè Library of thè Laura on Mount Athos ecc. (1925), 407.