310 Na'UJtaxtog LEPANTO Successivamente, questa vitalità dovè andar declinando. 11 pugliese odierno ha Taràntu, Otràntu, che sono certo forme recenti (i). Al tempo della guerra italo-turca Scarpanto, appreso nuovamente non per via orale, ma per mezzo dei giornali, si lesse per lo più Scarpànto. Oscilla tra stròfanto e stro/ànto il nome del medicamento, che è recente (2). Fuori d’Italia poi, questo modulo non ebbe fortuna. Quando il nome (italiano) di Lepanto divenne popolare in lspagna nel 1571, lo si accentuò piano (3). Ci resta soltanto da vedere il rapporto fra Nepanto e Lepanto. La documentazione che abbiamo data esclude, come dicevamo, l’ipotesi che alla deglutinazione del v, preso per il -v dell’articolo tòv, tt)v (4), abbia tenuto dietro l’agglutinazione dell’articolo italiano (che, con questo nome, non si trova mai). Si tratta dunque di una dissimilazione. Più che i copiosi esempi di dissimilazione n - n l - n, variamente condizionati, che si sogliono citare (Panormus Palermo, (u)nicornis li cor no, monumentimi ven. ant. molimento, venenum veleno, gundfano gonfalone, ecc.) (.5), fa al nostro proposito un’osservazione del Grammont sul toponimo olandese Scheveningen (6). La sola forma che si usa sul posto è Scheveningen, (1) Ascoli, Arch. Glott. II., IV, p. 126, D’Ovidio, Zeitschr. rom. Phil., VII, p. 95. Per Sòlantu - Solàntu cfr. De Gregoiio, St. glott. it., VII, p. 356. (2) Foggiato nel 1802 dal De Candolle (da otQÓcpo? -j- per designare una pianta legnosa rampicante dell’Africa tropicale, dai cui semi si estrae un principio attivo — la stro-fantina — eccitatore dei moti cardiaci, il nome si diffuse negli ultimi decenni del secolo passato per tramite medico-farmaceutico, come termine tecnico isolato (non associato nel sentimento linguistico ai nomi di pianta, acanto, calicanto ecc., che suggerirebbero una pronunzia piana). (3) Così va spiegato l’accento spagnolo, non come un’oscillazione paragonabile a quella di Esidre • Isidoro, ven. Tòdero - Teodòro (Martini, Rw. FU. Class., VII, p. 144 n.; cfr. su queste oscillazioni la bibliografia citata nel mio Dal nome proprio al nome connine, Ginevra 1927, p. 130) e nemmeno come un riflesso delle variazioni d’accento nel paradigma greco NaujtaxTO? - Nawiaiaon (il greco volgare non conosce più questo spostamento: i canti popolari ap. CHRYSOVASILES, cit., hanno Néjraxto, Néitax'to'u). Anche in Germania si dice ora Lepànto, in forma italiana e con accento pseudoitaliano (invece a Vienna nel 1480 Leppànt: IORGA, Notes et extraits, cit., IV, p. 75). (4) Soltanto questa deglutinazione ci è attestata, dalla forma più volte ricordata "EnaxTo?, “Ejtaxto;, la quale non può esser nata che così (forse aiutata da un raccostamento per etimologia popolare a éiù? 0 addirittura èn! àxxfi??). Mollo più frequente è il caso inverso : Tryv 'Ifiav > f| NiSa, tiyv "'EycuTOv Negroponte (G. N. HATZIDAKIS, Einleitung in die neu-griecbische Grommatili, Lipsia 1892, p. 51, Meyèr, Anal. graec., cit..- v. in questo articolo del Meyer esempi e bibliografìa in gran copia). (5) V. specialmente M- GRAMMONT, La dissimilation consonantique, Parigi-Digione 1895,.pp. 25, 41, 43, 46, 66-60, 79-80, E. SCHOPF, Die konsonantischen Fernzvirkungen, Gottinga 1919, pp. 97-99- Anche per il greco se ne hanno esempi in vari tempi e luoghi : vayvai; HtSYCH. > Aàjjval (GRAMMONT, cit.), àvafiévco > rod.