270 I Nemagni-Paleologo Ducas-Angelo-Comneno Teodoro consignore di Zenta e Montenegro: ed i cui figliuoli, qualificati del sangue cadetto di Nemagna, e da altri testi chiamati Greci, perchè eredi dei Paleologo, erano quei nemici di Giorgio Brankevich di cui parlasi nel Letopis di l'ronoscia, e che dovettero perciò ritornare da Ragusa in Puglia (i), dove furono stipiti dei Principi del KapSnik Nemagni-Paleologo (2). (1) In quanto alla despina Eudossla, .ed alla sua permanenza a Ragusa, si desume che venne dalla Puglia, pare di accordo con quello Stefano, che andò per mestare nella Zenta, e se ne ritornò nella Puglia. Ciò risulta specialmente dal documento del 23 febb. 1427, che ordina a due ambasciatori ragusani di parlare alla Despina, che era giunta nel porto di Ragusa, del « periculum et sinistrum communitatis Ragusii per adventum Stiepani in Zenta, de partibus Apulee; propterea quia venerai cum certa barca nostra et quod ea propter ipsa et qui cum ea sunt quousque steterint hic nobiscum debeant abstinere et cavere, nequa novitas et nequa turbatio tractetur per eos in partibus Zente, ecc. » (Jorga, Notes cit. serie 2, p. 236 n. 1): in un altro documento del 26 settembre 1427 la repubblica ragusana accorda una barca alla Despina e figli Greci « que ipsos conducere debeat usque Cotronum, et abinde citra, si in aliis partibus Appulee attingere voluerint» (ivi p. 238 n. 1): e le insistenze per la partenza di Eudossia continuarono fino al 25 giugno 1428 (ivi p. 245 n. 4), e poi non si parla più della Despina, il che vuol dire che se ne tornò in Puglia. (2) Fermo qui il discorso sugli ultimi sovrani orientali di Casa Nemagna-Paleologo, nel quale ho riunito le notizie più precise per la identificazione di questi Dinasti, tacendo le notizie meno sicure che leggonsi in lavori precedenti su tale Casa: ma debbo avvertire che al disopra di ogni lavoro di identificazione dei suddetti Nemagna-Paleologo, resta il fatto certo ed inconcusso della esistenza dei discendenti del Basileo Giovanni, il ben noto sovrano tes-salico nipote ed erede di Stefano-Dusciano: il che risulta provato non solo da documenti di Archivii e Biblioteche, ma anche dalla genealogia notarile documentata del 1561, che traccia fino al suo tempo la successione di questa Casa. — Quindi ricorderò che, secondo questa genealogia, dal suddetto Basileo Giovanni nacque il Basileo Teodoro che fini esule in Terra d’Otranto: costui generò un ramo primogenito, che serbò il titolo di Basileo e si estinse al principio del sec. XVI. ed un ramo secondogenito, conosciuto col titolo di despoti di Capone e godente le immunità di origine nel 1561: ed è noto che questo ramo poi si divise nella linea detta dei Duchi di Musachia, che partecipò alle insurrezioni di Oriente estinguendosi nel 1820, e nella linea detta dei Duchi di Litaka, che è continuata fino ai nostri giorni col defunto Orosio e col vivente suo figliuolo Nicola.