63 barda, l’altra indigena, che faceva capo alla chiesa di Roma, le quali cooperavano, sia pur indipendentemente, fossero in contrasto, fossero in accordo, a ferire la sovranità imperiale (1). 12. — Gli avvenimenti e i fatti politici, che modificarono spirito e forma della vita politica nel Veneto, non furono sporadici, isolati, autonomi e strettamente localizzati. L'influsso locale impresse ad essi una particolare fisionomia ; ma tutto ciò che accadde nella terra veneta, va armonicamente collocato nel quadro generale della vita italiana. Le manifestazioni, che qui si registrarono, furono episodi di un complesso movimento, al quale si riconnettevano per identità di spirito e per unità di azione. Le ostilità longobardo-bizantine, che nell’ultimo scorcio del secolo, dal 588 in poi, tormentarono questa regione, si riallacciavano al piano politico-militare della coalizione franco-greca per circuire il regno longobardo, risorto con Autari a nuova vita (2). La meta, secondo i propositi e le finalità delle menti ravennati, era Pavia (3) : verso essa dovevano convergere le milizie bizantine, provenienti dal sud e dall’est, e quelle Franche, traverso i valichi alpini, dal nord, per distruggere una volta per sempre l’infame dominio straniero (4). Ogni altra azione, sviluppata localmente, costituì episodi, che si ricollegarono a questo programma, e furono manovre militari preparatorie o atti dimostrativi, con valore sussidiario, o immancabile reazione dell’assalito contro l’assalitore, per infrangere l’anello offensivo, che si stringeva intorno alla capitale. Il riacquisto delle fortezze padane (Modena, Parma, Reggio, Piacenza ecc.) fornì alle truppe bizantine lungo la linea del Po una solida base militare contro quella (5); le contemporanee operazioni lungo il confine (1) Cfr. Cessi, Le vicende cit., I, 150 sgg. (2) Cfr. Cessi, Le vicende cit., I, 148 sg. ; Caggese, op. cit., pag. 107 sgg. Rettifico quanto scrissi altrove in proposito di questa campagna. Vedi del resto il mio studio Bizantini e Longobardi cit., p. 458 sgg. (3) Cfr. le lettere dell’esarca Romano al re franco del 889-90, in M. G. H„ Epist., Ili, 145 sgg., 147 sg. (4) Cfr. le lettere cit. di Romano, in M. G. H., Epist., Ili, 145 sgg., 147 sg. (5) Cfr. le lettere cit. di Romano, in M. G. H., Epist., Ili, 145 sgg., 147 sg.