10G «£> piccole figure, opera del secolo XI, e più facilmente opera di artista veneziano che d’altro paese, che studiava i modelli bisantini. Egli è però nel secolo XIII che vediamo nomi sicuri ed artistiche fanno scordare gli incerti ed ignoti autori d’ altre opere di scarpello, che importanti sono per chi studia la storia dei progressi dell’ arte. Quando Nicolò Pisano venne in Venezia, e cogli scultori veneziani lavorarono Agostino e Agnolo Sanesi, la scultura veneziana s’allargò. Chi vuol conoscere quello che si sa intorno agli scultori veneziani, consulti il Cicognara. Noi, tralasciando gli anteriori, parleremo solamente di Jacopo e Pietro Paolo dalle Masegne, che, nel 1393, fecero le belle statue che sono nell’architrave che divide la nave di San Marco dall’ abside, perchè notabili per la nobiltà ed una certa franchezza nelle attitudini e nelle pieghe. E ricordiamo un basso-rilievo sul cortile di San Giovanni Vangelista, che porta la data del 1313, perchè dimenticato dal Cicognara. Che il Calendario fosse il principal architetto del palazzo ducale, non può dubitarsi, e vi hanno buoni argomenti per credere che scolpisse o immaginasse per la maggior parte i capitelli delle colonne poste al pian terreno del palazzo medesimo, singolari per la varietà e i simboli che rappresentano. Quando l’arte nel secolo XV sciolse le penne, la scultura veneziana non' restò sezzaja. Il celebre Antonio Riccio padovano pare operasse in Venezia, ove operò Vittore Camelo. Del primo sono alcuni basso-rilievi in bronzo che facean parte dei monumenti dei dogi Barbarighi alla Carità. L’altro ivi operò basso-rilievi, pure in bronzo, nel sepolcro di Briamonte. Le sculture in marmo del Camelo in Santo Stefano sono inferiori a quelle in bronzo. Due famiglie, afferma il Cicognara nella Storia della scultura, furono che levarono alto grido e lasciarono opere memorabili. Paolo Bregno fu architetto, Antonio Bregno ( facilmente comaschi ) fu scultore, Lorenzo ed Antonio Bregno congiunti, o probabilmente figliuoli di Paolo, ugualmente furono scultori di merito; avanzati però dal-I’ altra famiglia, quella dei Lombardi, che, come dell’ architettura, tengono il principato della scultura veneziana del secolo XV. Quel