VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI lamenti e nelle piazze di Serbia e di Bulgaria si fecero ripetute dimostrazioni di fratellanza ed i sentimenti espressi furono così chiari che già nelle corrispondenze dei vari giornali dell’epoca appaiono accenni alla costituzione di una lega balcanica. Anzi agli slavi venivano aggiunti i rumeni, i quali nella circostanza avevano dimostrato di gradire accordi commerciali e politici con quelli. Compaiono in questi avvenimenti balcanici alcuni uomini politici che troveremo presto fra i principali attori del grande dramma in preparazione: fra gli altri Nicola Pasic, ministro serbo, fautore di un’alleanza jugoslava per la quale da anni andava lavorando. 5. Incidente itàlo-turco (1908). Negli anni 1907 e 1908 si accentuarono le trattative diplomatiche di tutti gli stati d’Europa per regolare la reciproca influenza nei Balcani. Più palesi erano le rivalità tra Austria e Russia, che si andarono accentuando dopo la guerra giapponese, e le schermaglie italo-austriache per ottenere concessioni ferroviarie. Aspirava l’Austria a ferrovie longitudinali, verso Salonicco, l’Italia ad una linea trasversale, fra l’Adriatico ed i paesi danubiani. Contemporaneamente si andava rilevando una convergenza d’intenti fra Russia ed Italia. La Russia tornava a guardare al Mediterraneo; ma non volendo riaprire l’antico contrasto con l’Inghilterra, mirava specialmente al-l’Egeo. L’Italia aveva interesse a sviluppare i suoi commerci con l’Oriente attraverso la Penisola; ed in tal senso era favorevole allo sviluppo delle potenze slave nei Balcani, che tendevano ad arrestarvi l’espansione austro-germanica. 1J4