VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI valore abbia, per una potenza marinara, il sicuro imperio su di un adeguato retroterra. L’impero d’Oriente, divenuto greco, aveva seguito la particolare tendenza greca ad interessarsi soltanto delle coste e dei porti mediterranei, trascurando la terra ferma che richiede amministrazione accurata e salvaguardia di milizie. il. Le Chiese nazionali. Una speciale considerazione merita l’assetto religioso dei principati slavi balcanici. Quando il cristianesimo si diffuse fra essi, la nuova religione diventò presto un elemento costitutivo della loro nascente personalità nazionale. Ciò spiega il rapido apostolato di Cirillo e Metodio fra gli slavi. Il fenomeno fu comune a tutta la penisola: quei popoli accoglievano di buon grado il battesimo, conclusione di una trasformazione spirituale ormai entrata da molti anni nel profondo delle coscienze, ma cercavano insieme di rendersi indipendenti da ogni influenza di cleri non nazionali; il che fecero abbracciando il rito greco ma con riserva di avere a capo spirituale un Patriarca assolutamente indipendente da Costantinopoli. Le due chiese, la romana e la greca, si andarono differenziando proprio in questo punto essenziale: che mentre la romana conservò e accentuò il suo carattere universale, tutta dipendendo da un solo capo, la greca non potè mantenersi unitaria ma si scisse in chiese nazionali, in tanti gruppi autonomi quante sono le nazioni che la professano; gruppi che si limitano ad un collegamento religioso. Roma soltanto potè rimanere sede di una religione universale. Tutto ciò dimostra l’importanza che doveva avere la 36