DAL 1914 AL 1918 razioni su due fronti richiedevano enormi sforzi alla piccola Bulgaria, che cominciò a soffrire dell’intenso logoramento a cui era sottoposta. Per contro le truppe dell’Intesa in Macedonia proseguivano gradualmente con fortunate operazioni tattiche a migliorare le loro posizioni senza dare pace alle truppe avversarie, tormentandole con sistematica lotta- Gradualmente gli italiani, avanzando da occidente, pervennero a saldare le linee loro con le francesi (10 marzo 1917); dopo di che l’iniziativa delle operazioni fu nettamente paralizzata per gli eserciti degli Imperi centrali. Un episodio, in vero di scarsa conseguenza, ma che vuole essere ricordato quale indice di sentimenti popolari, fu la costituzione della città albanese di Coritza a repubblica indipendente: essa inalberò la storica bandiera di Scanderbeg il 10 dicembre 1916. Il fatto avvenne sotto la protezione delle autorità militari francesi; ma il neonato organismo politico non sopravvisse alla conclusione della guerra. La guerra si protrasse in Macedonia con ripetute operazioni ma senza notevoli spostamenti per tutto il 1917, ed ancora nel 1918, fin quando, nel settembre di quell’anno, la Bulgaria, spossata ed inquieta, non fu costretta ad abbassare le armi e a dichiararsi vinta. Il 15 settembre 1918 si scatenò una energica offensiva degli alleati che respinsero i bulgari ovunque; nè i rinforzi austriaci e tedeschi, a loro volta esausti dalla vastissima lotta europea, poterono recar loro aiuto. Dalla Macedonia le truppe dell’Intesa puntarono decisamente verso nord. Alla fine di settembre la Bulgaria dovette accettare l’armistizio e pochi giorni dopo re Ferdinando abdicò in favore di suo figlio Boris. 191