AVVERTENZA Al cortese lettore desidero dare un chiarimento. Nei tempo del mio servizio di capitano ebbi dal mio colonnello invito di tenere agli ufficiali del reggimento una conferenza sulla Penisola balcanica. L’incarico mi fu molto gradito, ed ebbe come epilogo la pubblicazione di un opuscolo, un breve studio storico arrivante agli accordi di Mùrzsteg, allora conchiusi ( 1903), e che avevano vivamente irritato l’opinione pubblica italiana. Appassionatomi all’argomento, ho di poi sempre seguito l’agitata vita degli Stati balcanici, raecogliendo articoli e dati di cronaca, e facendo frequenti annotazioni. Dopo la guerra ebbi la singolare fortuna di passare un anno in Ungheria, come presidente di una commissione internazionale per il trapasso del Burgen-land all’Austria, e di fare nel 1925 una sosta in Macedonia e nelle capitali balcaniche quale rappresentante dell’Italia in una commissione della Società delle Nazioni che doveva risolvere una controversia greco-bulgara: di entrambi i fatti è cenno in questo volume. L’aver poi tenuto a lungo alti comandi nella Venezia Giulia, al confine del Regno jugoslavo, ha naturalmente favorito il mio lavoro, sebbene lo facessi senza scopo preciso. La- 7