DALL’IMPERO ROMANO AL 1815 mazia delle due diverse nazionalità e insieme il libero transito per quelle genti che da tergo vi vedessero la naturale via dei loro sbocchi al mare. 3. 1 Bulgari nel medio .evo. Dobbiamo ora parlare del popolo bulgaro, il primo che seppe costruire nella Penisola un vero e proprio organismo sovrano, ordinato e civile. I bulgari, di razza turanica come gli unni, si presentarono ai confini dell’impero in forma militare disciplinata, col duplice effetto di incutere timore alla già corrosa potenza imperiale e di ispirare fiducia alle popolazioni sopraffatte. La loro forza regolata e il rispetto che dimostrarono alla superiore civiltà degli assoggettati, contribuiscono a spiegare la rapidità del successo bulgaro ed insieme la sollecita fusione dei bulgari con l’elemento slavo preesistente. La definitiva affermazione della potenza bulgara nelle terre dell’impero greco avvenne nel 678 con una invasione in Dobrugia, capitanata da re Asparuch, che gli odierni bulgari considerano come il fondatore del loro regno. L’imperatore Costantino III, fallita la resistenza all’invasore, concesse a questo regolare investitura delle terre occupate nella Mesia e nella Tracia, terre che presero subito il nome di Bulgaria. II mantenimento della conquista fu però assai difficile per i bulgari, sì che ne seguirono ’ secoli turbolenti di una storia che possiamo dividere in due distinti periodi. Primo periodo: dal 679 al 1018: fu quello della costituzione e della grandezza bulgara. I guerrieri bulgari (fenomeno comune a tutte le invasioni vittoriose) non 19