DAL 1933 AL 193J vantaggio della Russia stessa e dei paesi simpatizzanti col bolscevismo, di soppiantare l’Italia nella sua influenza sui paesi danubiani. Questi tentativi abortirono, ma furono i sintomi di una vasta azione internazionale contro l’Italia; della quale si videro poi gli efietti nei patti cecorumeni, decisamente miranti a collaborare con la Russia e con la Francia ai danni del fascismo fatalmente trionfante nell’Europa centrale. Più gravido di conseguenze fu il mutamento di rotta della politica francese. Questo mutamento avvenne subito dopo le elezioni della primavera del 1936, che portò al governo dello stato il partito socialista (ministero Blum) appoggiato tanto dai democratici quanto dai comunisti. Cominciarono subito in Francia, e si propagarono con un crescendo inquietante, moti interni : scioperi di operai e di impiegati, persino governativi. Ma poco dopo si vide mutare anche la politica estera in senso russo, fin quando, nel giugno, fu approvato dalle Camere il patto franco-sovietico che doveva rendere più difficili le relazioni della Francia con le maggiori potenze europee. 6. Protocolli addizionali di Roma e accordo tedesco-austriaco (marzo e luglio 1936). Ma i movimenti favorevoli largamente compensarono gli avversi- L’Italia, sottoposta alle sanzioni economiche e finanziarie da 52 stati, aveva con vero compiacimento potuto rilevare non soltanto la benevola condotta dello stato austriaco e dell’ungherese, ma anche quella della Germania. Già nuovi convegni, tenuti in Roma nel marzo 1936, mentre durava la guerra etiopica, addussero alla stipu- 283