VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI alcuno; vistolo respinto, decise di cercare la soluzione con le armi e il giorno 15 iniziò in Asia la sua offensiva. Ma il giorno 2 aprile ebbe un terribile rovescio a Eskiscehir, rovescio che volse in rotta tutta la fronte causando ai greci gravissime perdite. Brussa fu sgombrata e i turchi arrivarono al mar di Marinara- L’avvenimento ebbe grave contraccolpo ad Atene e il generalissimo fu esonerato dal comando; ma- insieme l’opinione pubblica fu richiamata alla dura realtà : il governo ne trasse forza per insistere e riparare almeno l’onor nazionale. I buoni uffici degli alleati non vennero tenuti in conto; il parlamento greco dichiarò solennemente che avrebbe proseguito la lotta senza cedere un pollice delle terre assegnate alla Grecia dal trattato di Sèvres. Effettivamente l’esercito fu rafforzato e l’offensiva ripresa nell’agosto dello stesso 1921; dopo qualche effimero successo (che fece addirittura rinascere i sogni per Costantinopoli) i greci furono nuovamente battuti sul fiume Sacaria. I ripetuti insuccessi ridestarono in Atene l’ostilità contro la monarchia, accusata di avere per scopi suoi cercati inutili allori, mentre sarebbe stato doveroso limitarsi alla difesa delle rioccupate terre di Eskiscehir e a quelle della provincia di Smirne. L’esercito greco riuscì a circoscrivere il successo turco, ma domandò la mediazione degli alleati, mentre cercava di ottenere qualche apparente successo in Europa e precisamente davanti alle linee di Ciatalgia. Ma la Turchia notificò agli alleati che ove si fosse aggravata la pressione da quella parte, attaccherebbe Costantinopoli dal mare; e ciò ebbe l’effetto di far interdire ogni mossa greca sul continente europeo. Gli alleati cercarono di approfittare dell' inverno 1921-22 per mettere pace fra gli avversari, sempre fronteg-giantisi minacciosi sulle linee anatoliche; nel marzo 1922 258