VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI compresero di avere per avversari serbi e greci insieme, i quali dovevano avere presi accordi per una comune condotta contro la Bulgaria; inutile aggiungere che ai due citati popoli si univano anche i rumeni. Era ormai chiaro per i bulgari il terribile dilemma : cedere parte del territorio conquistato con tanti sacrifici di sangue, ed altro imprevedutamente preteso dai rumeni, o difendere quel loro patrimonio con le armi rivolte contro gli alleati. Accecati dal sogno della Grande Bulgaria, essi rifiutarono ogni concessione; intanto pensarono a liberare l’esercito dal fronte turco per averlo disponibile nell’eventuale conflitto con gli alleati. Tentarono di fare coi turchi un armistizio separato davanti alle linee di Ciatalgia, ove in realtà la situazione poteva ritenersi stabilizzata, ma anche gli altri alleati aderirono alle trattative. Il giorno 21 di aprile 1913 fu infatti concluso un secondo armistizio fra il turco e gli alleati. Faceva eccezione soltanto il Montenegro che, imperterrito innanzi alle ingiunzioni delle grandi potenze, proseguiva nell’assedio di Scutari; di fatto il giorno seguente Scutari si arrese per fame e re Nicola entrò solennemente in città. Senonchè l’Austria minacciò un intervento armato diretto ove il Montenegro non restituisse subito Scutari all’Albania; il Montenegro cedette protestando, malgrado le promesse di compensi fattegli dalle potenze; il giorno 5 di maggio re Nicola consegnò Scutari nelle mani delle grandi potenze che decisero di occupare la città con presidio internazionale. Il giorno 11 di maggio 1913, gli alleati balcanici dichiaravano finalmente di accettare le condizioni formulate dalle grandi potenze; ma, ironia del destino, giungeva insieme a Londra l’eco delle fucilate scambiatesi