LA POLITICA DEGLI STATI BALCANICI NEL DOPOGUERRA (1919-1933) 1. La Piccola Intesa (1920-1933.) « Piccola Intesa » fu il nome assunto dall’alleanza che, subito dopo l’applicazione dei trattati di pace, strinse fra loro gli stati che potevano temere una « revisione » dei trattari stessi, cioè Jugoslavia, Rumenia e Cecoslovacchia. Apparve subito come la Piccola Intesa fosse soprattutto diretta contro l’Ungheria, che era stata dai trattati di pace iniquamente mutilata e che perciò manteneva sempre vive ed esplicite le sue rivendicazioni nazionali. La Piccola Intesa, dopo i primi atti solidali del febbraio 1920, si formò con successivi accordi parziali, prima fra Jugoslavia e Cecoslovacchia (14 agosto 1920), poi tra Cecoslovacchia e Rumenia (23 aprile 1921), infine fra Rumenia e Jugoslavia (7 giugno 1921); tutte insieme conchiusero poi un patto generale in Belgrado il 21 maggio 1929. I legami stabiliti e poi ripetuti a varie riprese furono tutti simili, e cioè fatti « per mantenere la pace nazionale a tanto prezzo guadagnata, e l’ordine stabilito col trattato del Trianon »; tutti poi contenevano l’obbligo dell’aiuto reciproco contro tentativi di « revisione », sopratutto contro un eventuale attacco « non provocato » da parte dell’Ungheria. La Piccola Intesa ebbe frequenti evoluzioni, senza però trovare nei suoi tre componenti una armonia che desse affida- 227