-=$» 427 ■°$=» dei dieci. Così le ceneri dell'iracondo poeta non avrebbero dovuto vergognare, quando nel 1483 Bernardo Bembo, padre del cardinale, e del sangue di quegli ottusi e bestiali ignoranti del 1313, le protesse di tomba quivi stesso dove regnarono i Polentani, e vor-rebbesi stata fosse inviata la lettera velenosa. Ma i tempi si vanno mutando, e i popoli tutti a mano a mano s’ingenliliscono. Con Andrea Dandolo la cronaca assume carattere e importanza di storia. Preceduta sul suo capo la laurea dottorale al ducale berrello, la dottrina si fece cospicua e desiderabile dal seggio più eminente della repubblica. I dottori ottenevano distinzioni notabili in ogni Stato, notabilissime in repubblica aristocratica come la veneziana. Fino dalla metà del secolo decimoquarto troviamo esser loro conceduto da pubblici decreti vestito particolare, e particolari privilegi ne’ funerali, che li accomunava co’ cavalieri e co’dogi. Che più? seggio d’onore era loro assegnato nel maggior consiglio. Prima di venire a dimostrazioni siffatte, la riverenza e l’amore agli studi dovevano, crediamo, aver lungamente serpeggiato per tutti gli ordini de’cittadini ; che tale pur sempre è il procedimento della civiltà presso qualsivoglia nazione. Ond’ è che non possiamo menar buona al Daru nemmanco l’altra sentenza, tardi avere i Veneziani partecipato del movimento che già vedevasi in ogni parte, e in tutte le picciole corti il’Italia, per uscire affatto della preceduta barbarie, e avviarsi di più che buon passo sul cammino della civiltà poco tempo innanzi dischiuso. S’è veduto, quantunque non più che in trascorso, come fossero qui uomini dediti agli studi fino da’ primi tempi in cui nella restante bella penisola fu cominciato a parlare d’ intellettuale coltura, e come i più antichissimi padri della comune civiltà nostra avessero tra’ Veneziani amici e seguitatori. Quando poi quella segnalata scoperta, e la cui importanza nelle sorti dell’umanità tutta non è forse possibile di valutare compiutamente ; quella leva onnipotente, che sembrò destinata ad avverare, rispetto al mondo delle intelligenze, il detto famoso del grande siracusano ; vo’ dire la stampa ; diede nuovi modi alla diffusione del sapere, oltre all’ agevolare gli antichi, e promise