VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI 3. Il regno degli Obrenovic in Serbia (1882-1903). La Serbia uscì dal congresso di Berlino definitivamente riconosciuta e consolidata nella sua qualità di stato indipendente. Il punto debole di questo stato fu per lunghi anni la famiglia regnante. Ricordiamo come, ucciso Giorgio il Nero (Kara Giorgio) misteriosamente, fosse stato eletto al principato Milosch Obrenovic, la cui famiglia fu riconosciuta ereditaria dal congresso di Adria-nopoli nel 1829. Ma dieci anni dopo si iniziò una serie di rivoluzioni interne che, cacciato Milosch e poscia i suoi figli, condussero per la seconda volta sul trono, nel 1842, i discendenti di Giorgio il Nero, la famiglia dei Karageorgevic. Nel 1859 tornava al principato il vecchio Milosch che però moriva poco dopo. Succedevagli suo figlio Michele III che fu assassinato nel 1868, lasciando con un consiglio di reggenza (fino al 1872) il nipote Milano IV Obrenovic. Sotto questo principe si svolsero i moti del 1876 contro la Turchia in appoggio alla rivolta erzegovese, nonché la guerra del 1878 che, sebbene sfortunata, fruttò alla Serbia qualche ingrandimento territoriale. Nel 1882 il principe Milano prese il titolo di re. Ma le lotte intestine non ebbero in quel paese mai tregua, fomentate com’erano dalle diverse ingerenze austriache e russe. L’Austria, approfittando di un deplorevole abbassamento morale, influì grandemente col denaro e inquinò, asservendosela, tutta la classe dirigente del regno, nonché la stessa corte degli Obrenovic. Non contenta di ciò, nel 1885 spinse la Serbia ad una guerra disastrosa contro la Bulgaria, guerra che doveva lasciare uno strascico di insanabili rancori tra i due popoli slavi. 88