DAL 1878 AL 1903 dopo le prime vittorie intervenne l’Austria a fermare l’avanzata dei bulgari, costringendoli ad un armistizio. Seguì la pace. La commissione internazionale arbitra decise la annessione della Rumelia alla Bulgaria senza altra variante di confini; e le Potenze nel 1889 ne riconobbero ufficialmente le decisioni. Un fatto strano seguì poco dopo la guerra. Si era formato in Bulgaria un partito fortissimo, favorevole alla influenza russa. Alessandro I era invece di idee assoluta-mente indipendenti, sì che un giorno fu rapito. Ritornato al trono il fiero principe, vedendo nella ostilità russa una pastoia alla prosperità del suo paese, abdicò per lasciarlo libero di altra scelta. Nel 1887 il paese, dopo aver offerta la corona a re Carlo di Rumenia che non ritenne opportuno accettarla, scelse il nuovo principe nella persona di Ferdinando di Coburgo. Il nuovo principe, scelto dal partito del ministro Stam-buloff, sognante un connubbio turco-bulgaro in armonia con le potenze della Triplice Alleanza, era ancor esso inviso alla Russia, nonché ad una notevole parte dei bulgari stessi. Ne seguirono gravi attentati; ma poco a del principe Alessandro, non voleva tal guerra, si dichiarò ad essa decisamente contraria e ritirò improvvisamente gli ufficiali russi militanti nelle file dei bulgari. Si noti: tali ufficali occupavano tutti i posti elevati di quell'esercito che da essi era stato organizzato ed istruito. A tanto danno, che potrebbe sembrare irreparabile alla vigilia di una guerra, seppe rapidamente por rimedio la Bulgaria improvvisando Comandi e Stati maggiori con giovani ufficiali. Quell’organismo improvvisato fece ottima prova, cambiando rapidamente lo schieramento sotto la pressione del nemico e prendendo poscia energicamente l’offensiva verso occidente. Spostato in quel senso tutto l’esercito, la guerra si risolse rapidamente in una battaglia di tre giorni a Slivnitza. Stava per seguire una seconda battaglia, Ina l’intervento austriaco arrestò l’offensiva dei bulgari. 93