VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI popolo e popolo, nel corso della stessa dominazione turca, dando luogo a problemi ed a contrasti che dall’inizio del secolo XIX complicheranno in modo singolare i risorgimenti delle nazionalità balcaniche. Cominciamo dal nord. Tra la Drava e il Carso vivono popolazioni slovene; a oriente di queste, sempre a sud della Drava, popolazioni croate; queste predominano anche in Dalmazia, ove però si è infiltrata una minoranza serba; qui i latini, successori legittimi di Roma e di Venezia, e di civiltà assai più antica ed evoluta, sono dalle pressioni interne ridotti agli scali delle coste e delle isole- In complesso sloveni e croati predominano dunque in modo indiscutibile fra Drava, Sava, Una e mare Adriatico; ma sono anche riusciti nei secoli, con metodi, successi e conseguenze simili a quelli che or vedremo per i serbi in Ungheria, ad infiltrarsi in alcune terre a nord della Drava, specie a Marburg e sul basso Mur. Questa espansione slava a nord della Drava, darà, dopo la grande guerra del 1914-18, motivo a pretese jugoslave su quelle terre; esse verranno infatti contestate all’Austria (vedi plebiscito di Klagen-furt) e parzialmente assegnate alla Jugoslavia dai trattati di pace. Il popolo serbo è molto diffuso nell’altopiano di Cos-sovo, nel centro orografico della Penisola. Esso vi giunse certamente dopo la occupazione dei bulgari, ma ve li sopraffece, e subito, come a togliere ogni dubbio per l’avvenire, denominò quella regione Servia e poi Vecchia Serbia, nome ormai accettato da tutti gli storici, forse anche in omaggio al copioso sangue serbo ivi sparso più tardi per la libertà della Penisola balcanica. I serbi sono anche diffusi, anzi predominanti in molte terre a nord 42