VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI nel territorio austriaco. Così potè l’elemento serbo insediarsi in forma riconosciuta per stabile a nord della linea Drava-Danubio, nelle terre meridionali della Backa e della Barania. Docile e sottomesso allora, più tardi esso rivendicherà quelle terre come proprio patrimonio nazionale, e potrà, in seguito alla guerra mondiale, includerle nel nuovo stato jugoslavo. Procediamo verso sud. Nella Vecchia Serbia, ossia nell’alta regione centrale di Cossovo, fra le testate della Morava e del Vardar, nella classica terra ove s’incrociano le vie di comunicazione fra Serbia, Albania, Bulgaria, Macedonia, si sono spinti forse in prevalenza i serbi, ma vi si trovano anche bulgari ed albanesi. Nella Macedonia, costituita essenzialmente dalle valli dell’alto Drin, del Vardar e dello Struma, predomina l’elemento bulgaro, infiltratosi prima delle grandi invasioni barbariche, ed esse duranti, e poi diventato padrone alla fine del secolo VII. Questo predominio bulgaro in tutta la Macedonia parrebbe indiscutibile: gli abitatori delle valli del Vardar e dello Struma furono dapprima slavo-illirici, poi slavi grecizzati o macedoni, poi macedoni romanizzati, e sempre più romani, tanto che gli imperatori romani negavano ai macedoni aiuti di milizie contro i barbari, lor rispondendo che dovevano saper difendere da soli l’onore romano. Passarono poi molti barbari sulle terre macedoni, ma nessuno vi permase; furono primi i bulgari ad assestarvisi, così come fecero nella Mesia inferiore e nella Tracia. Alla assimilazione bulgara dei macedoni fece eccezione una sottil fascia di terra lungo l’Egeo, rimasta greca; più tardi i serbi entrarono e dominarono l’altipiano centrale (Vecchia Serbia) sovrapponendosi ai bulgari. L’occupazione turca nel secolo XV 44