DAL 1933 AL 1937 egli scriveva mentre l’Italia era in guerra per la conquista dell’Abissinia e in pieno assedio economico per le sanzioni decretate dalla S- d. N. Anche la Grecia ebbe a lottare contro il pericolo comunista, che profittando delle lunghe discordie intestine cercò di trascinare il paese verso l’asservimento a Mosca. Nel gennaio del 1936 le elezioni politiche avevano dato un parlamento senza maggioranza ben definita e perciò facilmente manovrabile dai comunisti, che potevano costituirsene una a loro piacere. Da questi si erano potute sfruttare anche le difficili condizioni economiche generali e costituire un fronte popolare con l’unione dei partiti estremi e d’una parte degli stessi venizelisti- Gli sforzi di re Giorgio II per promuovere una concentrazione dei partiti dell’ordine con un programma costruttivo furono sempre vani; finché, nel luglio dello stesso anno, forzato dagli scioperi estesisi anche a importanti servizi pubblici, energicamente esortato a far valere la sua autorità di sovrano da vari capi di partito e persino dall’esercito, egli decise di ricorrere a mezzi eccezionali : sciolse il parlamento, sospese la costituzione e proclamò la legge marziale, investendo il suo primo ministro, generale Metaxas, dei pieni poteri. Il nuovo dittatore dette subito a vedere di voler riorganizzare il paese con metodo fascista, e senza esitazioni indicò l’esempio dell’Italia. Così la minaccia comunista della guerra civile fu nettamente stroncata ed il paese ha intrapreso decisamente, e per una via nuova, il suo cammino di pace, di ordine, di progresso. 297