DALL’IMPERO ROMANO AL 1815 diale mettendo stabile piede sulle rive del mar Mediterraneo: questa era stata la missione che il grande creatore della Russia imperiale aveva tramandato ai suoi successori, e che Caterina li aveva raccolta come un dovere da compiere. Da quell’epoca la Russia non muterà di intenzioni, e con politica perseverante, con azioni ripetute di guerra, sempre tenderà a quella mèta; del che dovremo più diffusamente parlare nei capitoli seguenti. Le sorti dell’Egeo e degli Stretti avrebbero potuto diversamente risolversi ove alle pressioni armate austriache e russe per terra si fossero aggiunte quelle di Venezia per mare. Ma ai danni di Venezia il turco aveva potuto approfittare delle fatali gelosie che l’avevano lasciata sola a difendere i mari del Levante. Dopo lunghe lotte Venezia fu costretta alla pace di Passarovitz (1718), nella quale dovette abbandonare i suoi possessi di Grecia e delle rive ioniche orientali; venne così a mancare nel Mediterraneo orientale quella che da secoli vi era stata la maggiore potenza marinara. Le contese della Turchia contro le due grandi potenze confinanti in terraferma non ebbero mai tregua; soltanto furono rallentate da avvenimenti europei che più o meno lungamente distrassero quelle potenze dalla lotta contro la Turchia. Ma questa da sua parte non seppe approfittare dei momenti favorevoli e aspettò gli eventi senza prendere iniziative. Un primo passo verso il sud fu compiuto dalla Russia in una guerra cui seppe costringere il sultano nel 1768; essa occupò Moldavia, Bessarabia e Valacchia, e già si accingeva a marciare su Costantinopoli quando si trovò l’Austria a sbarrarle il passo. Nelle trattative che seguirono fu raggiunto un accordo fra i due contendenti : la Russia ebbe concessione di libera navi-