VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI 14. Il principe di Wied in Albania (marzo 1914). Nel marzo 1914 il principe di Wied, reduce da Roma ove aveva fatto visita al Re d’Italia, salpò da Trieste su una nave da guerra italiana scortata da una inglese e da una francese, sbarcò a Durazzo, capitale provvisoria del nuovo principato; ma vi trovò subito notizie sconfortanti delle condizioni interne del paese, ove erano in pieno sviluppo le tradizionali insurrezioni primaverili. Sorgeva contemporaneamente un’altra questione nella zona adriatica: l’Austria voleva che il Montenegro le cedesse il monte Lovcen, che domina le acque delle Bocche di Cattaro, e perciò diminuisce l’efficienza di quella base navale. Ma il Montenegro, sostenuto dall’Italia, non cedeva ad alcuna offerta di compensi nè ad alcuna minaccia; tuttavia l’Austria insisteva, cercando di risolvere la questione per via di negoziati. Il principe di Wied, per assicurare il nuovo stato verso l’esterno, emanò una legge sul servizio militare obbligatorio : questa diventò subito un pretesto per grandi insurrezioni interne. A mezzo maggio parecchie migliaia di insorti mossero dalle campagne verso Durazzo e minacciarono la capitale. Una nave italiana con tre squadriglie di torpediniere entrò nel porto a protezione del governo. Il principe, sobillato da partigiani contro l’ex-governatore Essad Pascià, che avevagli fatto atto di piena sottomissione al suo arrivo trasmettendogli i poteri, lo fece arrestare, e poco di poi, in seguito ad intervento italiano, lo rimise in libertà : ciò provocò le ire dei maomettani albanesi che videro nell’incidente l’opera del malviso partito austro-cattolico. Le convulsioni interne giunsero a tal segno che il principe d’Albania (23 maggio) fu costretto