VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI l’alta sovranità del sultano, si elesse nel principe Alessandro di Battenberg il proprio sovrano. Il fatto più importante del suo regno fu l’annessione della Rumelia Orientale. Questa provincia aspirava dal 1878 in poi alla riunione al principato bulgaro. Era segretamente incoraggiata a ciò da tutti i bulgari e in special modo dall’esercito. Nel settembre 1885 alcune bande di contadini rumelioti si riunirono nei pressi di Filip-popoli ed entrati in città fecero prigioniero il governatore turco e costituirono una reggenza autonoma. Primo atto di questa fu di dichiarare la riunione della Rumelia alla Bulgaria, offrendone la sovranità al principe Alessandro di Battenberg. Questi da Tirnovo rispose accettando l’offerta e, riunito il Parlamento propose all’unanime acclamazione l’emissione dei fondi per la guerra al Turco. La Turchia non reagì, sperando che il concerto europeo avrebbe sostenuto le sue parti. La Russia infatti, già inquieta per lo sviluppo liberale della Bulgaria, fece quanto potè per ostacolare l’annessione. Una commissione internazionale si riunì per decidere. Allora gli altri stati balcanici accamparono a lor volta pretese di ingrandimento; le gelosie si riaccesero e l’Austria, soffiando sul fuoco, spinse la Serbia alla già ricordata guerra contro la Bulgaria. La guerra si svolse rapidamente ed i bulgari dimostrarono presto una superiorità incontestabile (1). Ma (1) Fu invero una guerra gloriosa per la Bulgaria. L’esercito bulgaro, in seguito alla rivoluzione rumeliota, si era apprestato ad una guerra al turco; lo schieramento era pertanto eseguito alla frontiera meridionale; le linee di comunicazione e i relativi servizi organizzati a quella volta. In simile situazione fu una sorpresa sul fianco la invasione serba alla frontiera occidentale. Ad aggravare la situazione la Russia che, sia per la naturale avversione ad una guerra fra popoli slavi, sia in opposizione alle mire troppo liberali 92