VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI la stampa degli altri paesi danubiani e balcanici, nonché quella tedesca, si uniscono al coro delle lodi. Alle quali fa contrasto il mal dissimulato disappunto della stampa francese e inglese. La nuova e questa volta ben fondata amicizia italo-jugoslava, che, dobbiamo dirlo, le sanzioni volute dall’Inghilterra e la nostra vittoria hanno contribuito a realizzare, si può giudicare una sconfitta della politica antitedesca e antitaliana perseguita dopo Versailles dalla Francia nell’Europa centro-orientale, della politica che aveva tra i suoi assiomi il permanente antagonismo italo-jugoslavo- Di quella politica rimangono oggi soltanto gli eccessivi inpinguamenti che a danno di Ungheria e Bulgaria furono accordati a Cecoslovacchia, Serbia, Rumenia e Grecia, per farne dei satelliti interessati della Francia e dell’Inghilterra : ma lo spirito malsano è svanito, mentre si palesano tutti i danni che esso ha causati, e si apre una visione di prosperità e di pace, che la volontà e la saggezza di Roma sapranno garantire assai meglio delle clausole ginevrine. Certamente il grande avvenimento porta con sé anche il rischio di eventuali offensive politiche dei danneggiati, a cominciare dalla Russia bolscevica; ma è in tutti una convinzione che induce alPottimismo per il prossimo avvenire. 20. Amicizia italo-tedesca e suo valore. Hanno sèguito, mettendo vieppiù in rilievo l’importanza del patto italo-jugoslavo, due visite : il giorno 23 di aprile 1937 il cancelliere e ministro degli esteri d’Austria, Schuschnigg, si incontra a Venezia con Mussolini; il 3 maggio il ministro degli esteri di Germania, von Neurath, 308