VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI garia, vincitrice a Slivnitza, ne uscì invece moralmente rafforzata fra le popolazioni macedoni. Migliore che in guerra, il re Milano si mostrò nell’ordinamento del suo stato, ma non seppe por rimedio al male maggiore che era nella sua casa; e le domestiche discordie con la regina Natalia furono non ultima origine di molti guai per il suo popolo. Ricordiamo solo che nel 1888 re Milano e la regina Natalia divorziarono; che nel 1889 re Milano abdicò in favore del figlio giovinetto Alessandro I; che dopo d’al-lora si ripeterono vari tentativi di tornare al potere, da parte di Natalia come reggente, di Milano come re; e che frammezzo alla generale corruzione delle classi dirigenti, ed alla venalità di tutti, abilmente sfruttate dall’Austria, il paese si trascinò fino alla inaudita tragedia di Belgrado, che nella notte del 10 giugno 1903 distrusse la dinastia degli Obrenovic rimettendo per la terza volta sul trono quella dei Karageorgevic. La Serbia, vinta militarmente a Slivnitza, rovinata economicamente dàlie imprese degli Obrenovic, moralmente macchiata dagli assassinii, dovette attraversare un lungo periodo di depressione e di discredito. 4. Bosnia-Erzegovina e Montenegro. L’occupazione temporanea della Bosnia-Erzegovina da parte della Duplice Monarchia si tradusse, com’era prevedibile, in effettivo e pieno possesso. Codesto paese, di popolazione prevalentemente serba, non ebbe a lagnarsene per ciò che riguarda buona amministrazione e incremento economico. L’ordinato governo austriaco fece grandemente progredire i centri più popolosi di quelle 90